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di +PIERANTONIO TREMOLADA 08 dic 2019 18:39

Fontanelle, santuario diocesano

Il Vescovo alle Fontanelle per presiedere la Messa e proclamare l'istituzione del Santuario diocesano Rosa Mistica-Madre della Chiesa. Tremolada: "Confortati dal sostegno della Santa Sede e in piena comunione con il Sommo Pontefice Francesco, abbiamo la gioia di dedicare questo santuario alla Madre del Signore"

In questa vigilia della Solennità dell’Immacolata Concezione, nella luce splendente del suo mistero di grazia e di gloria, abbiamo la gioia di iniziare qui in questo luogo, profondamente grati al Dio, un nuovo tratto di cammino. Con questa celebrazione e con il decreto che è stato proclamato, oggi costituiamo qui, in località Fontanelle, il santuario diocesano di Maria Rosa Mistica e madre della Chiesa.

Compiendo questo atto solenne noi in verità ci inseriamo in un solco aperto da chi ci ha preceduto, dalla grande schiera di coloro che sino ad oggi in questo luogo hanno pregato con fede e hanno aperto il cuore all’azione dello Spirito santo, capace di convertire e di rigenerare alla vita di fede. E ci sentiamo pure in comunione con le migliaia di persone che nel mondo si rivolgono alla Beata Vergine Maria invocandola come Rosa Mistica e Madre della Chiesa, ispirandosi a questo luogo e agli eventi che ad esso sono legati.

Confortati dal sostegno della Santa Sede e in piena comunione con il Sommo Pontefice Francesco, abbiamo la gioia di dedicare questo santuario alla Madre del Signore riconoscendo in lei la piena verità che queste due suggestive qualifiche esprimono.

Rosa mistica, fiore di grazia nel quale la bellezza della redenzione trova una privilegiata e singolare manifestazione; fiore di tenerezza, nel quale i petali formano un abbraccio che si stringe intorno a un nucleo segreto, custodito nella sua preziosa bellezza; fiore che è simbolo della Chiesa stessa, comunione dei santi che scaturisce come da una fonte dal costato di Cristo crocifisso, nella potenza dello Spirito Santo. E come non ricordare in questa prospettiva la mirabile visione che troviamo nell’ultimo canto del Paradiso nella Divina Commedia, laddove san Bernardo, il mistico che accompagna Dante nell’ultimo tratto del suo cammino, davanti alla Vergine che si mostra nella sua splendente bellezza, pensando al mistero dell’incarnazione che l’ha vista protagonista, dice di lei: “Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l‘etterna pace, così è germinato questo fiore”. Il fiore germinato dal calore dell’amore di Cristo nell’opera della redenzione è la rosa dei beati, cioè la Chiesa intera nello splendore della sua santità.

Così, la qualifica della Madonna come Rosa Mistica ben si unisce con quella di Madre della Chiesa. Insieme con lei, fiore della Grazia, anche i discepoli del Signore, i suoi fratelli nella fede formano il popolo santo di Dio, diventano testimoni del Vangelo, annunciano la bellezza del Regno di Dio, diffondono nel mondo il buon profumo di Cristo. E la Madre di Gesù, il Dio con noi, diviene anche la Madre della Chiesa: la rende partecipe della sua forza generativa, la difende dal male, la sostiene nel cammino delle conversione, la conforta nelle prove, la santifica nella verità, la sprona alla missione.

Vorrei che in questa luce si guardasse a questo santuario che oggi costituiamo. Nella scia di quanto sinora vissuto, diventi sempre più un luogo dove sentire la potenza di grazia che scaturisce dalla fede in Cristo Gesù e dalla devozione per la sua santa Madre.

Sia un luogo nel quale crescere come Chiesa e nel quale pregare per la Chiesa. L’acqua di questa sorgente ci rimanda al Battesimo che ogni cristiano ha ricevuto, ci ricorda il grande bisogno che oggi la Chiesa ha di ritornare all’essenza della sua realtà, alla sua santità, all’esperienza della grazia nella potenza dello Spirito santo.

Sia questo santuario un luogo dove vivere sempre più intensamente la bellezza di appartenere alla Chiesa del Signore, popolo redento dal suo sangue, sacerdozio regale e nazione santa.

Sia il luogo in cui sperimentare nella preghiera e nella celebrazione dei Sacramenti la forza divina della conversione, della rinascita, della salvezza, ma anche della consolazione e della speranza. Insieme alla preghiera si coltivi qui la coscienza del valore della penitenza e del sacrifico: dell’offerta amorosa e quotidiana dalla propria vita in comunione con i Cristo Redentore e della penitenza come stile di vita, capace di contrastare una mondanità che spegne la gioia dei cuore.

Sia anche un luogo in cui elevare la preghiera di intercessione, in comunione con la santa madre di Dio, Rosa Mistica e Madre della Chiesa. Si preghi in questo santuario per la santità della Chiesa intera ma in particolare per i suoi ministri, per quanti il Signore ha chiamato ad una vita di consacrazione. Si domandi per loro la grazia della santità, di invochi per loro il dono una testimonianza limpida e gioiosa, di chieda perdono per ogni loro colpa e per il male da loro arrecato al corpo mistico della Chiesa. Si chieda alla Beata Vergine Maria di preservare, accompagnare, sostenere tutti i consacrati e le consacrate nella loro nobile missione di annuncio del Vangelo.

E mentre diciamo tutto questo non possiamo non pensare alla testimonianza di Pierina Gilli. Questo luogo è legato a lei e attinge la sua spiritualità dalla sua singolare esperienza. Nella sua materna sollecitudine, la Chiesa è chiamata a porsi in ascolto dei segni dello Spirito. I tempi e i modi del discernimento spirituale rientrano in un disegno provvidenziale, i cui contorni spesso sfuggono alla nostra chiara visione. Ci manteniamo dunque aperti alla volontà del Signore e continuiamo questo discernimento circa gli eventi accaduti in questo luogo. Ci conforta la piena comunione tra la nostra Diocesi e la Santa Sede, nel comune desiderio di interpretare con verità l’esperienza straordinaria vissuta da Pierina Gilli in grande umiltà e con sincera fede. La Beata Vergine Maria veglierà anche su questo cammino che prosegue.

Alla santa Madre del Signore, Rosa Mistica e Madre della Chiesa affidiamo questo santuario. A lei chiediamo di renderlo sempre più luogo di grazia. Da lei speriamo ogni bene per la nostra Chiesa diocesana e per tutta la Chiesa.


+PIERANTONIO TREMOLADA 08 dic 2019 18:39