Festa di Vesakh: l'augurio della Diocesi
In occasione della Festa di Vesakh 2022 di oggi, lunedì 16 maggio, don Roberto Ferranti, a nome dell'Ufficio per il Dialogo Interreligioso, ha trasmesso una lettera alla comunità dei monaci Buddisti srilankesi di Bovezzo per "questa festa che ci unisce nel desiderio di essere insieme uomini e donne credenti in questa nostra terra, capaci di donare speranza attraverso la nostra fede, Ci uniamo spiritualmente a voi e vi chiediamo un ricordo per tutte le nostre comunità di fede affinchè arricchiamo questa terra con la forza dei nostri valori spirituali".
La festa del Vesakh è la commemorazione della nascita, morte e illuminazione del Buddha.
Nel testo, la Diocesi ha citato il messaggio "Buddisti e cristiani: insieme resilienti nella speranza" scritto dal Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
"Anche se in modi diversi, il Buddha e Gesù Cristo orientano i loro seguaci a valori trascendenti. Le nobili verità del Buddha spiegano l'origine e le cause della sofferenza e indicano l'ottuplice sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza. 'È lo svanire e la cessazione di quella stessa brama senza che sia rimasto nulla; dando via, lasciando andare, rilasciando e non aderendovi' (Dhammacakkappavattanasutta, 56.11). Se praticato, questo insegnamento è una cura per l'attaccamento incessante che porta all'avidità e ai giochi di potere. Il Vangelo non suggerisce mai la violenza come risposta. Le Beatitudini annunciate da Gesù ci mostrano come essere resilienti privilegiando i valori spirituali in mezzo a un mondo che va in frantumi. 'Beati i poveri, beati i miti, beati gli afflitti, beati gli operatori di pace' (cf. Mt 5,1-12). Sono benedetti perché, nonostante le difficoltà attuali, fanno affidamento sulla promessa divina di felicità e salvezza".