Esposizione del Tesoro delle Sante Croci
Il 12 aprile, nell’ultimo venerdì di Quaresima, dalle 8 alle 20.30 sarà possibile ammirare e venerare il Tesoro delle Sante Croci nella sua completezza.
Il Tesoro delle Sante Croci viene solitamente esposto in Cattedrale in due occasioni: il 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, e il venerdì che precede il Venerdì Santo. È stato esposto anche in alcuni momenti liturgici straordinari. Le tre chiavi che custodiscono il Tesoro sono in possesso del Vescovo, del Sindaco e del Presidente della Compagnia dei Custodi delle Sante Croci. Il forziere, quindi, non si può aprire se manca una delle tre chiavi. Quest’anno all’apertura, venerdì 12 aprile alle 7.45, sarà presente il Vescovo. Nell’ultimo venerdì di Quaresima, che quest’anno cade il 12 aprile, dalle 8 alle 20.30 sarà possibile ammirare e venerare il Tesoro nella sua completezza: la Reliquia Insigne, la Stauroteca, la Croce da Campo, il reliquiario di Bernardino delle Croci, il reliquiario del Pedrina, il reliquiario della Santa Spina e lo stendardo dell’Orifiamma. Alle 20.30 il cardinale Giovanni Battista Re concluderà i Quaresimali con una riflessione profetica dal titolo “Il sogno di un Papa: la civiltà dell’Amore”. Durante la giornata saranno presenti guide specializzate che, con l’aiuto di strumenti multimediali, illustreranno agli interessati il Tesoro dal punto di vista storico-artistico, e alcuni Custodi che aiuteranno il visitatore a conoscere le origini della Compagnia che l’anno prossimo festeggerà 500 anni di storia. Il tesoro delle Sante Croci è un gruppo di beni di alto interesse storico, artistico e religioso custodito nella cappella delle Sante Croci, nel transetto nord. Il tesoro è composto da: la reliquia della Vera Croce, detta Reliquia Insigne; la stauroteca, un cofanetto in legno argentato dell’XI secolo, originale custodia alla Reliquia Insigne; il reliquiario della Santa Croce, in argento e oro con smalti e gemme, risalente in parte al 1487 e in parte al 1532; la Croce del Campo, la croce in legno argentato e gemme dell’XIXII secolo che veniva issata sul carroccio bresciano durante le battaglie della Lega Lombarda; un bauletto in legno rivestito di metallo, opera della prima metà del Quattrocento; il reliquiario delle Sante Spine, opera di inizio Cinquecento dei Delle Croci proveniente dal monastero di Santa Giulia; il reliquiario della Croce del vescovo Zane, contenente altri due frammenti della Vera Croce, realizzata nel 1841 dall’orafo Antonio Pedrina.