Due storie, una cultura
Venerdì 1 settembre alle 17 al porto di Iseo l’incontro delle delegazioni, religiose e civili, di Bergamo e di Brescia per una preghiera ecumenica
Il benessere del creato è un impegno che riguarda tutta la società, il mondo degli amministratori e quello ecclesiale. Papa Francesco, nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale di preghiera che si celebra il 1° settembre, invita ad ascoltare “l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato”. Bergamo e Brescia, unite nelle iniziative per l’anno della Cultura, non sono da meno nel celebrare anche questo importante momento con un evento che coinvolge le due Diocesi, i due Comuni capoluogo, le amministrazioni comunali dei 16 paesi che si affacciano sulle sponde del Sebino, i parroci, i rappresentanti di Regione, Provincia, enti e istituzioni lacuali.
La 18ª edizione della Giornata per la custodia del creato a tema “Il lago. Due storie. Una cultura”, ha spiegato don Claudio Zanardini, vice direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo, si svolgerà venerdì 1 settembre e avrà inizio con l’imbarco sul battello della “Navigazione lago d’Iseo” a Sarnico, alle ore 15.30, della delegazione bergamasca guidata dal vescovo Francesco Beschi a cui seguirà a Sulzano, alle 16.30, quella bresciana con il vescovo Pierantonio Tremolada. Una volta raggiunto il porto di Iseo, alle 17, dal battello è prevista la preghiera ecumenica per la Salvaguardia del Creato, alla quale compartecipano un pastore valdese di Bergamo e un prete ortodosso di Brescia, e a seguire il mandato del nostro Vescovo. La Giornata per la Custodia del Creato nasce nel 2001 con la Carta ecumenica di Strasburgo, un documento congiunto tra il Consiglio delle conferenze dei vescovi d’Europa e la Conferenza delle Chiese europee che contiene le linee guida per accrescere la cooperazione tra le Chiese cristiane del continente. È il momento celebrativo inaugurale di un mese che si conclude il 4 ottobre in concomitanza con la festa liturgica di san Francesco d’Assisi. La data del 1° settembre è stata adottata per la prima volta dal patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I. “Ci auguriamo che questa celebrazione coinvolga il maggior numero di cittadini e quanti più turisti possibile – dice don Claudio – per vivere questo momento insieme ma soprattutto per renderci consapevoli della necessità di custodire e prenderci cura del creato”. La cerimonia si sposterà poi sul lungolago dove si terranno gli interventi dei sindaci di Bergamo e Brescia (Giorgio Gori e Laura Castelletti), del sindaco di Iseo, Marco Ghitti, e i saluti istituzionali di Regione, Provincia e del presidente del Bacino lacuale dei laghi d’Iseo, Endine e Moro, Alessio Rinaldi. Un concerto del corpo bandistico di Sarnico intratterrà i presenti prima di una suggestiva passeggiata fino alla chiesa romanica di San Silvestro per ammirare la “Danza macabra”, un’opera di assoluto valore realizzata tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo che mostra un cadavere danzante accompagnare vari personaggi suddivisi in base alla classe sociale.
“Sono felicissimo di chiudere a Iseo questa Giornata mondiale dedicata alla Custodia del Creato – sottolinea il Sindaco –. Un evento che testimonia come il nostro comune pone l’accento su due temi fondamentali: l’ecologia sociale e la difesa dell’ambiente”.
Alla presentazione dell’iniziativa hanno preso parte da remoto il delegato vescovile all’Ambito della vita sociale della Diocesi di Bergamo, don Cristiano Re, e il direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale del lavoro della Diocesi di Bergamo, Stefano Remuzzi, che hanno posto l’accento sui messaggi che questa Giornata porta. Per Re il fatto che “non si tratta di un semplice evento ma di un impegno che, come anche il Papa ha fatto, si vuole rilanciare: il grande tema della giustizia ambientale. E celebrare questa giornata sul lago ci ricorda quanto sia importante per il mondo intero il fattore acqua”. Per Remuzzi altrettanto fondamentale è “porre l’attenzione sulla formazione ambientale in campo lavorativo”.
Un necessario sguardo al futuro viene posto anche da Alessio Rinaldi, tra l’altro anche sindaco di Marone. “I parametri qualitativi delle acque del nostro lago – dice – sono costantemente in miglioramento. Questo certifica il lavoro svolto ma è soprattutto uno stimolo a continuare nelle nostre politiche ambientali”.