Donne e uomini per la vita come Teresa
“Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta” è il titolo del messaggio della 39ª Giornata nazionale di domenica 5 febbraio. Una settimana di preghiera nei Monasteri, un convegno sabato 4 e la Messa solenne con Monari il 5 alle Grazie
“Com’è bello sognare con le nuove generazioni una Chiesa e un Paese capaci di apprezzare e sostenere storie di amore esemplari e umanissime, aperte a ogni vita, accolta come dono sacro di Dio anche quando al suo tramonto va incontro ad atroci sofferenze; solchi fecondi e accoglienti verso tutti, residenti e immigrati”. È un passaggio del Messaggio del Consiglio permanente Cei, dal titolo “Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta”, per la 39ª Giornata nazionale per la vita (5 febbraio 2017). Santa Teresa, ricorda il testo, “c’insegna ad accogliere il grido di Gesù in croce: ‘Nel suo ‘Ho sete’ (Gv 19,28) possiamo sentire la voce dei sofferenti, il grido nascosto dei piccoli innocenti cui è preclusa la luce di questo mondo, l’accorata supplica dei poveri e dei più bisognosi di pace’. Gesù è l’Agnello immolato e vittorioso: da Lui sgorga un ‘fiume di vita’ (Ap 22,1.2), cui attingono le storie di donne e uomini per la vita nel matrimonio, nel sacerdozio o nella vita consacrata religiosa e secolare”.
L’origine. La prima domenica del mese di febbraio si celebra la Giornata nazionale per la vita. Il Beato Paolo VI aveva pensato certamente al dramma dell’aborto e alla mentalità antinatalista che stava incominciando ad imperversare anche da noi. Celebrare la Giornata significa tenere insieme le generazioni all’interno della famiglia: nonni, genitori, bambini. In un contesto di forte individualismo, caratterizzato dall’autonomia assoluta, la famiglia ricorda che tutti siamo inseriti in un contesto di relazioni. La famiglia è antidoto alla società del profitto perché vive rapporti all’insegna della gratuità. Proprio gli anziani insegnano ai giovani, troppo innamorati di sé stessi, che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Bambini e anziani rappresentano i due poli della vita, ma sono i più vulnerabili, spesso i più dimenticati. Una società che abbandona i bambini e che emargina gli anziani recide le sue radici e oscura il suo futuro. Prendersi cura dei piccoli e degli anziani è una scelta di civiltà. La giornata è occasione di preghiera, riflessione ed azione a favore della vita nascente e delle giovani mamme spesso lasciate troppo sole. C’è bisogno di rilanciare l’entusiasmo nell’annunciare il Vangelo della vita, senza il quale niente più può trovare senso. L’Italia è l’ultimo paese per nascite e uno con il tasso di anzianità più elevato: celebrare questa Giornata Nazionale vuol dire favorire la vita, puntare al futuro.
Gli appuntamenti. Da lunedì 30 gennaio a domenica 5 febbraio si prega per la vita nascente: porte aperte dei monasteri presenti nella Diocesi per un’intensa preghiera di preparazione: lunedì 30 gennaio, dalle 17.30 alle 19.15 al Monastero delle Clarisse di Bienno; martedì 31 gennaio, dalle 17.15, al Monastero delle Carmelitane scalze di Brescia; mercoledì 1 febbraio, dalle 7 alle 7.45, al Monastero della Visitazione di Salò; giovedì 2 febbraio, giornata di adorazione eucaristica al Monastero delle Clarisse di Lovere e giornata eucaristica nella Comunità Benedettina Olivetana di Rodengo Saiano; venerdì 3 febbraio, dalle 7, al Monastero della Visitazione di Brescia. Sabato 4 febbraio, dalle 17, al Monastero del Buon Pastore di Brescia; domenica 5 febbraio, dalle 17.25 alle 19, al Monastero delle Cappuccine di Brescia.
Sabato 4 febbraio dalle 9 alle 12.30 al Centro pastorale Paolo VI è in programma, invece, il convegno “Il mercato della vita”, il convegno sul rapporto tra tecnologia, vita nascente, economia, politica e legami familiari. Dopo l'introduzione del dott. Massimo Gandolfini, alle 10 Pino Noia, ginecologo e specialista in Medicina fetale, interviene su “Il dialogo materno-infantile durante la vita intrauterina”; alle 10.30 “Il dialogo continua … da 0 a 3 anni: si costruisce la personalità” con la dott.sa Mariolina Ceriotti, neuropsichiatra infantile; alle 11.15 “La verità sulla maternità surrogata” con la giornalista Marianna Baroli e alle 11.45 “Persone senza storia: vulnerabilità e confusione” con. Paolo Crepet, psichiatra. Il Convegno è proposto dall'Ufficio Famiglia in collaborazione con l'Associazione Scienza e Vita.
Domenica 5 febbraio alle 16, presso il Santuario diocesano della Madonna delle Grazie, Monari presiede la Messa Solenne.