Don Lino Gatti: spirito e azione
Don Lino Gatti si è spento il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima, il tempo austero che conduce alla Pasqua. Aveva 82 anni e da pochi mesi era ospite della Rsa “Elisa Baldo” di Gavardo, seguito amorevolmente dalle Umili Serve. Infatti don Lino presentava una serie di disturbi dovuti al Covid 19 che lo colpì duramente. Ne uscì, ma l’epidemia lasciò in lui strascichi condizionanti la sua salute fisica e la serenità di carattere.
Con don Lino è scomparso un sacerdote dal pensiero positivo, costruttivo, coerente: uno di quei preti che ha saputo affrontare i cambiamenti della Chiesa dopo il Concilio e della società con intelligenza, passione e fedeltà al proprio ministero sacerdotale.
Di corporatura minuta aveva un carattere forte: sincerità, lealtà, concretezza, senso di apertura all’accoglienza. Sapeva confrontarsi senza pregiudizi, sia con gli altri sacerdoti che con i fedeli laici a lui affidati. Ha saputo armonizzare vita spirituale e azione pastorale, contemplazione e attività.
Questo stile lo ha manifestato nelle sue esperienze di curato e, soprattutto, nelle due più prolungate esperienze di parroco: prima per oltre un decennio a San Francesco di Paola in città e poi a Rezzato San Giovanni Battista.
Nella parrocchia cittadina don Gatti è ricordato come bravissimo pastore che ha lavorato con coscienza e dedizione, curando sempre molto bene la liturgia. Durante gli anni della sua presenza fu restaurata la chiesa di San Francesco da Paola e nel vicino antico monastero dei Frati Minimi venne a collocarsi la Casa dei Diaconi permanenti. A S. Francesco volle pure un oratorio nuovo, diede impulso pastorale alle varie componenti della comunità parrocchiale. Diede il via alla Caritas e curò con attenzione la formazione dei catechisti. Inoltre seppe instaurare un buon rapporto con le comunità religiose femminili nel territorio parrocchiale: le Suore Operaie, le Ancelle del Ronco, le Carmelitane di via Amba d’oro.
Per questa sua felice esperienza nel 2001 fu chiamato a guidare la comunità di Rezzato San Giovanni Battista, cogliendo la non facile eredità di don Vito Ransenigo.
Con lui iniziò fin da subito un lungo cammino di collaborazione con l’altra parrocchia rezzatese, dedicata a San Carlo, in vista della Unità pastorale “Sale della terra” che coinvolge anche Virle Treponti. Questa Unità pastorale è stata inaugurata nel 2022, quando don Lino non era più parroco ma sacerdote collaboratore. Ma a lui va il merito principale di aver armonizzato le diverse anime delle parrocchie rezzatesi, favorendo momenti di condivisione tra le molteplici esperienze, sempre tenendo come obiettivo la crescita della fede nella comunità e prestando una singolare attenzione alla liturgia. E proprio per una fede più adulta e matura volle creare, come già fece a San Francesco da Paola, una equipe per la preparazione al battesimo e proporre gli esercizi spirituali per i laici la prima settimana di quaresima.
Né va scordato che iniziò con don Lino anche il progetto e l’avvio del nuovo Oratorio interparrocchiale “San Giovanni Bosco”.
Questa sua presenza pastorale intensa e partecipe, anche negli anni da pensionato, spiega il corale e sentito cordoglio espresso da tutta la comunità rezzatese alla notizia della sua morte. Don Lino è sepolto nel cimitero di Virle Treponti, suo paese di origine, accanto alla tomba dei suoi genitori.