Dal Sebino l'invito alla cura della casa comune
A Iseo, il primo settembre, le Diocesi di Brescia e di Bergamo, coinvolgendo i Sindaci e i sacerdoti del territorio, hanno vissuto la Giornata per la custodia del creato. Mons. Tremolada: "È stata una bella giornata in un anno, quello della Capitale della Cultura, che ha permesso di favorire il dialogo tra le due città e le due province. Siamo contenti di avere caratterizzato questa giornata con una dimensione ecumenica. Insieme abbiamo pregato per il creato, per la custodia della casa comune".
Il battello partito da Sarnico con la delegazione bergamasca ha fatto tappa a Sulzano dove sono saliti il vescovo Tremolada, il presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini, e alcuni Sindaci tra cui Alessio Rinaldi, primo cittadino di Marone e Presidente dell'autorità di Bacino. Arrivati a Iseo, Mons. Francesco Beschi, prima della preghiera, ha sottolineato che "questa iniziativa si inserisce in questo mese importante dedicato al creato che terminerà il 4 ottobre, festa di San Francesco. Siamo in attesa, come ha annunciato Papa Francesco, della seconda parte della Laudato Si'. La Laudato Si' ci ricorda l'importanza del creato, della giustizia e della pace".
Sull'imbarcazione, padre Vladimir Zelinsky della Chiesa Ortodossa a Brescia e il prof. Luciano Zappella, presidente del Consiglio di chiesa della Chiesa Valdese-Comunità Cristiana Evangelica di Bergamo, hanno commentato il Vangelo di Luca (5,1-11) con l'episodio della pesca miracolosa. "Siamo tutti sulla stessa barca. Siamo realmente sulla stessa barca. Con noi - ha affermato Zappella - c'è anche Gesù come pescatore. Gesù insegna da una barca, da una situazione di precarietà. In questa situazione di precarietà risuona la parola di Gesù: Prendete il largo e calate le vostre reti. Il vero miracolo non sono le barche che si riempiono, ma una confessione. Per Simone cambia l'oggetto della pesca. Non più i pesci, ma gli esseri umani. Il Vangelo ci dice che il Signore ci tira fuori dalle reti nelle quali siamo impigliati".
Dopo aver ringraziato il Signore per il dono della bellezza del Sebino, i Vescovi e i Ministri delle altre Chiese hanno letto l'impegno comune per la salvaguardia del creato: "Oggi vogliamo chiederti di sostenerci, con la forza del tuo Spirito, affinché come Chiese, collaborando fedelmente all'opera della tua creazione, ci impegniamo nella salvaguardia di questo prezioso dono, ricordando quanto sia responsabilità di tutti, autorità, cittadini e turisti, custodire questo Lago e consegnarlo ai posteri nel suo splendore, quale segno del tuo amore".
Nel mandato, il vescovo Tremolada ha chiesto alle popolazioni e alle autorità di custodire la bellezza del Sebino e ha esortato tutti a mettere in atto delle azioni per la cura della casa comune, valorizzando, nella vita di ogni giorno, la dimensione della sobrietà. Sono stati benedetti il Lago (con il nuovo lungolago) e le popolazioni del Lago.
Accompagnati dalle note della banda, in corteo si sono diretti in piazza dove il sindaco di Iseo, Ghitti, ha fatto gli onori di casa. L'iniziativa si inseriva nell'anno della Capitale della Cultura. Per il Comune di Brescia era presente il vicesindaco Manzoni.