Celebrazioni per Santa Crocifissa
Un triduo di preghiera (il 12, il 13 e il 14) precede la festa di Santa Maria Crocifissa di Rosa di sabato 15 dicembre
In festa per Santa Maria Crocifissa di Rosa. Mercoledì 12, giovedì 13 e venerdì 14 inizia il triduo di preghiera. Le giornate si aprono alle 6.30 con la Messa presieduta da don Andrea Andretto. Ogni sera alle 18.30 una celebrazione: mercoledì la Messa è presieduta da don Pietro Minelli, giovedì l’adorazione eucaristica è guidata da don Marco Cavazzoni, mentre venerdì, in occasione del Transito di Santa Maria Crocifissa di Rosa, la celebrazione è presieduta da mons. Mauro Orsatti. Sabato 15 dicembre le Messe sono ai seguenti orari: alle 6.30 presiede don Andrea Andretto, alle 7.30 don Angelo Maffeis e alle 16 mons. Renato Tononi. Alle 18.30 la celebrazione eucaristica è presieduta da mons. Pierantonio Tremolada. Maria Crocifissa Di Rosa (1813-1855), al secolo Paola, è una di quelle creature, rare in ogni epoca, che correndo verso gli altri sentono spuntare le ali. Nata a Brescia da famiglia ricca nel 1813, capisce per la malattia mortale della giovane mamma che la vita non è un godimento per i signori e un calvario per i poveri, ma per tutti una prova, di cui render conto. È forse da quel piccolo seme che nascerà l'albero grande della carità ospedaliera? Migliaia di malati nelle corsie, di bambini nelle scuole, di ragazze strappate al marciapiede, di giovani educati e di anziani amati serbano riconoscenza alle Ancelle della Carità che hanno seguito l'esemplarità amorosa della Fondatrice. Paola è figlia di un industriale bresciano, che riesce a fare affari d'oro, ma non adora il dio-quattrino. Rimasta orfana di madre a 11 anni, Paola è collocata nel collegio delle Visitandine. A 19 anni Paola assume la direzione della filanda di Acquafredda diventando l'amica di quelle ragazze, che dal lunedì al sabato vivono lontano da casa. Ora il padre comincia a rendersi conto che la personalità potente della figlia non accetterà mai d'essere rinchiusa tra le mura di una famiglia. Il colera, che scoppia a Brescia nel 1836, trasforma Paola in infermiera, che assiste le donne malate. L'amore non abbandona mai il suo posto di guardia. La figlia dell'industriale bresciano ha scoperto che nessuna impresa ha quotazioni più alte della disinteressata bontà. Fonda a Brescia due scuole per sordomuti. Contemporaneamente assiste le donne ricoverate in casa d'lndustria e si dedica alle fanciulle pericolanti. Finalmente si concreta la Pia Unione, che sfocerà nella vasta Congregazione delle Ancelle della Carità. Ma dove trova il tempo per una raffica di tante iniziative questa fragile donna, che calerà nella tomba a soli 42 anni? Si alza due ore prima dell'alba e si immerge nella preghiera mentale. Si reca a Messa in Duomo in compagnia della cameriera e trascorre altre due ore in dialogo con Dio. In quel buon mattino si scorge già la luminosa giornata. Le prime Ancelle della Carità sono infermiere, che seguono Paola nel regalare un sorriso e una prolungata assistenza ai malati. Le celebrazioni avranno luogo nella Cappella di Santa Maria Crocifissa Di Rosa in Contrada del Cavalletto 9 a Brescia.