Carlo, l'imperatore beato che cercava la pace
Il 21 ottobre ricorre la memoria liturgica del Beato Carlo d’Austria. A Brescia sarà celebrata il giorno dopo sabato 22 concomitante con la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II che beatificò l’imperatore Carlo a San Pietro il 3 ottobre 2004. La Santa Messa sarà celebrata alle ore 10 nel santuario cittadino di Santa Maria del Lino in Piazza del Mercato, con l’ostensione delle reliquie del Beato Carlo e del santo papa Giovanni Paolo II.
Particolarmente preziosa e significativa, nonché ricca di attualità, appare la figura del Beato. Carlo, l’ultimo Imperatore in Europa, Carlo un politico moderno e dalle idee riformatrici, soprattutto in merito alla componente polietnica dell’Impero Austro-Ungarico e ad un suo equilibrato mutamento in ambito di rappresentatività; certo egli fu un sovrano amante di tutti i suoi popoli e della pace che ricercò sempre e ad ogni costo. Solo il breve periodo di sovranità e il tragico epilogo della guerra gli impedirono attuazioni che l’Europa avrebbe potuto senz’altro apprezzare e che si fondavano appunto su un’idea d’Europa fortemente consapevole delle proprie radici cristiane e per questo autenticamente aperta all’innovazione e all’inclusività, del tutto lontana dalle esasperazioni nazionalistiche e ideologiche che furono causa di regimi totalitari e di ben due guerre mondiali. Morì a 34 anni, povero e in esilio, Il primo aprile 1922; chiuse la sua breve ma intensa vita terrena in mirabile esercizio di quelle virtù cristiane che egli aveva sempre praticato, come uomo, come sposo, come padre, come soldato, come sovrano; morì abbandonato da nemici e amici, ma mai dalla chiesa.
Don Arnaldo Morandi è il delegato per l’Italia dell’Unione di Preghiera del Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli, associazione pubblica di fedeli riconosciuta dalla Chiesa e parte attrice nel processo di canonizzazione, in cui il sacerdote bresciano riveste anche il ruolo di Vice Postulatore nel processo sul miracolo per la canonizzazione. Il Beato Carlo è un modello di santità laicale. L’associazione, che per brevità viene chiamata Gebetsliga, presente in Italia dal 2007, ha avuto un notevole sviluppo e ad oggi si è sviluppata con gruppi di preghiera e di iniziativa pastorale in quasi tutte le regioni per un totale di una cinquantina di gruppi. La Gebetsliga italiana, su mandato di quella internazionale, si è incaricata di coniare, in soli 200 esemplari, una preziosa medaglia bronzo dorato e patinato, opera del noto medaglista Tibo e realizzata presso lo stabilimento artistico Franco Bosi di Milano. L’Opera è destinata al grado di rarità numismatica. In Italia, per il centenario della morte del Beato Carlo, quest’anno sono stati pubblicati ben 6 nuovi lavori tipografici di diversi autori tra i quali sottolineiamo quello del bresciano Claudio Andreoli “Carlo e Zita d’Austria-Ungheria. Due santi sul trono imperiale”.