Caritas: rivesti il mondo di valore
La valorizzazione economica degli indumenti usati contribuisce alle attività di Caritas e alla realizzazione di “Mano fraterna – Sostegno all'occupazione”, per la creazione di inserimenti lavorativi per persone a rischio di esclusione sociale, attraverso accordi convenzionali con il sistema eco-produttivo
Caritas Diocesana di Brescia e Cauto Cooperativa Sociale, insieme da vent’anni, “ri-vestono il mondo di valore”. Lo fanno grazie a quei 500 cassonetti gialli posizionati in 89 Comuni del Bresciano che contengono molto più degli indumenti usati per i quali sono stati costruiti. Sono “contenitori di valori” che mettono in circolo lavoro, solidarietà e sostenibilità. Nella raccolta sono impegnate squadre di lavoro e mai singoli lavoratori. Ciò ha consentito di generare maggiori opportunità di occupazione, con particolare attenzione all’assunzione di persone fragili. Dal 1999 a oggi la raccolta ha creato lavoro per un centinaio di persone, più della metà con percorsi di inserimento lavorativi. La valorizzazione economica degli indumenti usati contribuisce alle attività di Caritas e alla realizzazione di “Mano fraterna – Sostegno all’occupazione”, per la creazione di inserimenti lavorativi per persone a rischio di esclusione sociale, attraverso accordi convenzionali con il sistema eco-produttivo. Attraverso la “Dispensa sociale” lo scorso anno sono stati destinati quasi 60mila euro per la distribuzione alimentare a circa 7.000 bisognosi del territorio.
Nel 2018 la raccolta ha consentito il recupero di circa 3.000 tonnellate di abiti e accessori. L’impatto sull’ambiente si traduce in 16 miliardi di litri d’acqua, necessari allo smaltimento, risparmiati, in 10 milioni di kg di CO2 evitati, in 835mila kg di fertilizzanti e 557mila kg di pesticidi in meno sparsi nell’ambiente. I risultati conseguiti hanno portato a stringere nuove collaborazioni e ottenere riconoscimenti qualificati. È del 2017 l’adesione alla Rete Riuse, raccolta indumenti usati solidale ed etica, riservata a cooperative sociali senza fini di lucro e dal marzo scorso i cassonetti possono fregiarsi del marchio etico “Solid’R” che consente ai cittadini di distinguere le raccolte autenticamente solidali da quelle a fini di lucro. Se il bilancio di questi vent’anni è positivo, lo sguardo è rivolto al futuro. Lo hanno ribadito nel corso di un incontro nella sede Cauto di via Buffalora i suoi vertici, Alessandro Zani, Michele Pasinetti e Lorenzo Romanenghi, insieme a Marco Danesi, vice direttore Caritas. Occhi puntati sulle scuole. La campagna informativa dello scorso anno ha raggiunto 185 classi di 22 plessi scolastici, coinvolgendo un totale di 4.600 alunni, che si sono resi protagonisti di una raccolta di 2.500 kg di indumenti usati. E a nuove progettualità sul territorio. Sae, la società di Servizi ambiente ed energia della Valle Sabbia, realizzerà una mappatura dei cassonetti, consultabile on line, che aiuterà i cittadini a localizzare facilmente i diversi punti di raccolta.