Carcere: un libro cambia la vita
Durante il tempo di quaresima la libreria Paoline, in accordo con i cappellani delle carceri cittadine di Canton Mombello e Verziano, ha promosso la bella iniziativa del “libro sospeso” a favore di chi vive la detenzione. Ogni cliente della Libreria Paoline poteva donare un libro da regalare ai detenuti in occasione della Pasqua.
“Un’idea davvero speciale. In un luogo dove il pensiero e la riflessione sono occupati da sentimenti difficili e problemi, introdurre cultura, con i libri, può aprire - spiegano i cappellani - nuovi orizzonti e speranze. Leggere aiuta chiunque. In quel luogo può diventare propulsore per nuovi cammini e così vedere nuovi e alternativi mondi e modi di vivere”. Particolarmente efficace la dedica che i donatori hanno scelto di lasciare sui libri. “A chi ha ricevuto il libro non sembrava vero che qualcuno ‘fuori’ potesse rivolgersi a loro con parole di vicinanza, incoraggiamento e rispetto. Qualcuno aveva le lacrime agli occhi”.
I libri sono stati poi consegnati, personalmente, dal vescovo Pierantonio, in occasione della celebrazione del Giovedi Santo, svoltasi in carcere. Con un libro donato si è creato “un ponte con la comunità civile e religiosa. Cosa quanto mai necessaria per garantire un percorso rieducativo, e per mostrare, che il carcere c’entra con il mondo fuori. Un gesto di speranza. Concreto ed efficace. Ringraziamo chi ha promosso l’iniziativa, e tutti quelli che hanno donato un libro. Davvero, un libro può cambiare la vita!”. Lo testimonia anche Giuseppe, un detenuto: “Anche noi siamo al momento sospesi. Tutti attendiamo di capire i nostri errori e di tornare con le nostre famiglie un po’ migliori. Per il momento, senza poter sentire la vicinanza settimanale dei volontari che ci avvicinano al mondo, facciamo ciò che ci aiuta nel morale. La lettura è un aiuto benevolo”.
