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Brescia
di +PIERANTONIO TREMOLADA 12 apr 2020 13:17

Benedici, o Signore, Brescia

L'omelia pronunciata in una Cattedrale senza fedeli dal vescovo Pierantonio Tremolada, in occasione della Pasqua di Risurrezione

"Questo è il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci e in esso esultiamo in esso”.

Fatichiamo, Signore, a esultare quest’anno nel giorno della tua e nostra Pasqua. Ma questo è l’invito che la tua Parola ci rivolge: forte e chiaro. La nostra, Signore, non è una Pasqua allegra e spensierata. È una pasqua solenne. È venata di tristezza, al pensiero di tanto dolore e di tante perdite, ma carica di speranza. È la festa che noi celebriamo con gioia per te e con te, perché l’ultima parola, in vita e in morte è la tua. L’abbraccio ultimo non è quello delle tenebre ma quello della luce, della tenerezza che si è fatta sacrificio di redenzione.

Per questo Signor, la nostra voce vuole innalzarsi a te in questo giorno di grazia nella forma della invocazione e ripetere le parole che già ti abbiamo rivolto. La tua resurrezione sia per noi benedizione, forza di vita che ci rialza e che accompagna nel cammino che ora si apre per noi. Sia benedizione per una città da sempre fedele a ciò che merita fiducia e promuove giustizia, Brixia fidelis fidei et iustitiae, una città che rappresenta in verità tutta la comunità bresciana, il nostro territorio, la nostra gente.

Benedici, Signore, la Chiesa bresciana, i ministri ordinati, i consacrati, le consacrate e tutti i cristiani della nostra terra. Donale ancora sante vocazioni. Risveglia nei credenti la freschezza della vita evangelica e apri i nostri cuori alla comunione intima col Padre. Continua, o Signore, a donare a Brescia una comunità ecclesiale umile, feconda, lungimirante e capace di amare. La nostra Chiesa resti aperta al dialogo con le culture e le religioni che oggi abitano la città degli uomini, sia amica dei poveri e testimone coerente di fede, di misericordia e di pace.

Benedici, o Signore, Brescia e la sua fedeltà alla bellezza. Benedici la storia, la cultura, il patrimonio artistico e le tradizioni che hanno resa grande la nostra terra. Concedile un nuovo rinascimento culturale e spirituale. Dopo questo triste isolamento, riscopra il desiderio di nutrirsi della bellezza che non svanisce. Riempile il cuore della sapienza che viene dal tuo Spirito. Dona sapore ai suoi giorni, alle relazioni sociali e alla vita dei suoi cittadini perché siano fieri di quello che sono e, ancor più, di quello che vorranno essere.

Benedici, o Signore, Brescia e la sua fedeltà all’ingegno umano. Non abbandonare le imprese, i lavoratori, il commercio, le attività economiche che ci permettono di dare sostentamento alle nostre famiglie e dignità ai nostri giorni. L’epidemia che ci ha colpito ci sta insegnando che al primo posto c’è sempre la vita e la dignità delle persone. Ispira, perciò, l’ingegno, la concretezza e lo spirito solidale dei bresciani perché nel momento della ripartenza nessuno resti indietro. Donaci creatività imprenditoriale, ma anche la voglia di camminare insieme verso una società in cui il tasso di progresso non si misuri solo dalla crescita economica, ma anche e soprattutto dalla fiducia, dalla gioia di vivere, dall’onestà, dalla cura per ogni fragilità e povertà, dal sostegno offerto alle famiglie, dal rispetto per l’ambiente, dal dialogo con tutti.

Benedici, o Signore, Brescia e la sua fedeltà alla misericordia. Le nostre belle chiese parrocchiali sono la casa di Dio tra le nostre case, il segno della tua vicinanza nei nostri quartieri. Lì portiamo i bambini, lì benediciamo l’amore degli sposi, sperimentiamo la dolcezza del perdono, ci accostiamo al Pane di vita e accompagniamo i nostri cari defunti. Questo contagio ci ha dato l’impressione di toglierci tutto, anche l’ultima consolazione. Signore, rendi sempre più la comunità ecclesiale una famiglia di famiglie. Concedici, dopo questo lungo digiuno, di tornare presto a celebrare insieme l’Eucaristia. Ridona vitalità e passione educativa agli oratori, ai gruppi e alle associazioni. Facci attenti ai bisogni corporali e spirituali dei più deboli, rendici per tutti testimoni della tenerezza che viene dall’alto.

Benedici, o Signore, Brescia e la sua fedeltà alla memoria, la dedizione consolidata e matura della vita civile e amministrativa, ma anche il dolore per le vittime delle nostra storia, dei morti di tutte le guerre, di quelli delle stragi, delle violenze e delle calamità che nel corso dei secoli hanno colpito il sentire del popolo bresciano. Brescia non dimentica perché è fedele e non dimenticherà mai i morti di questa epidemia. Umilmente, con la preghiera, noi li affidiamo al tuo amore che consola e li iscriviamo nel libro della storia di questa nostra civiltà bresciana. E ti chiediamo di asciugare le lacrime di chi non ha potuto accompagnare i propri cari, di chi non ha potuto stare loro accanto nemmeno nei giorni del lutto e del distacco.

Benedici, o Signore, Brescia e la sua fedeltà alla giustizia. Benedici le autorità, le istituzioni, le forze dell’ordine, i volontari e chi ha a cuore il bene comune. Guarda lo sforzo eroico di chi si è speso in queste giornate per garantire salute e sicurezza ai vivi e onore ai defunti. Benedici i gesti di carità, la capacità di commuoversi davanti ai sofferenti e ai bisognosi. In particolare lascia che ti affidiamo i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario. Negli ospedali sono stati per molti padri e madri, figli e figlie, fratelli e sorelle, amici e anche ministri di consolazione, segno visibile del tuo amore. Donaci, dopo questa prova, il coraggio di trasformare insieme il mondo e di costruire una società dove sia ancora più vivo il senso di umanità. In particolare, fa che in questo compito così arduo e affascinante ci mettiamo in ascolto dei giovani, veri custodi del domani.

Benedici, o Signore, la città di Brescia e la sua terra. Benedici la sua fedeltà alla fede, alla bellezza, all’ingegno umano, alla misericordia, alla memoria e alla giustizia. Ti imploriamo, chìnati Signore verso di noi e aiutaci a risorgere da questa prova, in questo 2020, anno giubilare di quella Santa Croce che custodiamo nel cuore della nostra cattedrale.

Nella tua promessa di Vita ritroviamo la speranza e il coraggio di uscire dall’ombra della morte, di rialzarci in piedi e rinascere, insieme, alla nuova vita.

Maria, madonna delle Grazie, continua a tenerci per mano e conduci i nostri passi.

A te Signore, che sei il Dio fedele, guardiamo con fiducia.

Tu vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen


+PIERANTONIO TREMOLADA 12 apr 2020 13:17