Aprite sempre le porte alla vita
“Il messaggio per la 42ª Giornata nazionale ci invita a stare dalla parte della vita, dal suo concepimento e fino alla morte naturale”
“Che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?”. La domanda che il giovane rivolge a Gesù ce la poniamo tutti, anche se non sempre la lasciamo affiorare con chiarezza: rimane sommersa dalle preoccupazioni quotidiane. Gesù ascolta la domanda, l’accoglie e risponde: “Se vuoi entrare nella vita osserva i comandamenti”. La risposta introduce un cambiamento – da avere a entrare – che comporta un capovolgimento radicale dello sguardo: la vita non è un oggetto da possedere o un manufatto da produrre, è piuttosto una promessa di bene, a cui possiamo partecipare, decidendo di aprirle le porte”. Con queste parole inizia il Messaggio della Cei, in occasione della 42ª Giornata nazionale per la vita, che si celebrerà, come consuetudine, la prima domenica di febbraio.
Il messaggio. Nel documento si evidenzia il rifiuto di “ogni forma di aborto, abbandono, maltrattamento e abuso” e l’invito a promuovere “l’uguale dignità di ogni persona”.
Il messaggio, ricco di significato, s’intitola “Aprite le porte alla Vita”, ed è un testo che “ci invita fortemente a stare dalla parte della vita e ad aprirle le porte, senza alcun timore, dal suo concepimento e fino alla morte naturale” ha sottolineato Mario Sberna, vicedirettore dell’Ufficio diocesano per la famiglia. “Nel 1978, il popolo italiano, attraverso il suo Parlamento, scelse di rendere legale l’aborto: fu proprio da quell’anno che, il Consiglio dei Vescovi, decise d’istituire una Giornata per la Vita, che esprimesse pubblicamente l’importanza di tale dono e fosse accompagnata da uno specifico messaggio riproposto ogni anno, nelle Diocesi, in maniera diversa” ha proseguito Sberna.
Gli appuntamenti. In occasione della Giornata nazionale della vita, che cadrà, quest’anno, il prossimo 2 febbraio, la nostra Diocesi, accanto alle locali iniziative parrocchiali, ha scelto di proporre una Veglia di preghiera per la vita, che sarà presieduta dal vescovo Pierantonio e si terrà venerdì 31 gennaio dalle ore 20.30 alle ore 22.00 presso la Chiesa all’interno dell’Ospedale Civile di Brescia. Una volta terminata la Veglia, la stessa chiesa ospiterà l’Adorazione eucaristica notturna che si protrarrà fino alle 6 di sabato 1 febbraio. Alle 7 di sabato, dopo l’Ufficio delle Lodi, verrà quindi celebrata una Santa Messa dai frati dell’Ospedale Civile. Clou delle iniziative, sarà, infine, la Santa Messa per la Vita, che mons. Tremolada celebrerà domenica 2 febbraio, alle 16, in un altro luogo significativo per la città, come la Basilica di Santa Maria delle Grazie. Nell’annesso Santuario, infatti, San Paolo VI, il papa bresciano canonizzato grazie a due miracoli legati alla Vita, celebrò la sua prima Messa, nel maggio 1920.