Alcune note per la confessione

Ecco alcune note specifiche circa la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione in questo tempo. Anzitutto il Vescovo invita tutti i fedeli a una celebrazione penitenziale per una corale invocazione di perdono in preparazione al Natale del Signore. La celebrazione, presieduta dal vescovo Pierantonio, avverrà mercoledì 23 dicembre alle ore 20.30 dal Santuario delle Grazie. Vi si potrà partecipare tramite il sito www.lavocedelpopolo.it e il canale Youtube e la pagina Facebook del settimanale diocesano.
Nelle parrocchie e nelle comunità cristiane la celebrazione del sacramento della Riconciliazione più ampiamente il percorso di conversione e penitenza potranno essere vissuti nei seguenti modi:
La confessione individuale è la forma sacramentale ordinaria. I preti continuino a prestarsi volentieri per questo, mettendo in atto le debite precauzioni (spazi ampi e arieggiati, riservatezza, distanza e utilizzo della mascherina per il penitente e il confessore). L’uso dei confessionali va valutato con molta attenzione.
- Votum Sacramenti. Nell’impossibilità, fisica o morale, di celebrare il sacramento, in intimità orante con il Signore, si faccia un atto di contrizione e si compia un gesto di penitenza che in qualche modo ripari al male commesso e esprima il desiderio di vita nuova. Non appena possibile, si cerchi poi un confessore per accogliere l’assoluzione sacramentale
- La celebrazione penitenziale comunitaria in parrocchia con assoluzione individuale è possibile, fatto salvo il rispetto delle indicazioni sanitarie. Essa è particolarmente capace di esprimere la dimensione ecclesiale della conversione.
- Il Vescovo autorizza i cappellani delle strutture ospedaliere a celebrare il sacramento della riconciliazione con l’assoluzione generale, presso le medesime strutture, come da lui compiuto durante la primavera scorsa e secondo le indicazioni della Penitenzieria Apostolica (19 marzo 2020). Quest’ultima prevede, infatti, che questo possa avvenire “ove si trovino ricoverati i fedeli contagiati in pericolo di morte, adoperando nei limiti del possibile e con le opportune precauzioni i mezzi di amplificazione della voce, perché l’assoluzione sia udita”. Per coloro che presenti in quelle strutture non sono in pericolo di vita vale il Votum sacramenti (vedi paragrafo n.2).
- Secondo la tradizione della Chiesa l’elemosina copre una moltitudine di peccati. Siamo perciò invitati a compiere opere di carità come segno di accoglienza della misericordia di Dio e della conversione.
