Al Centro dell’Ascolto
Da tempo la Chiesa è in prima linea nell’affrontare con coraggio la delicata questione della Tutela dei Minori e delle persone vulnerabili, anche attraverso molteplici iniziative di prevenzione, per rendere efficace l’annuncio del Vangelo. Il corso – organizzato dallo Studio Teologico “Paolo VI” in sinergia con il Servizio Diocesano Tutela Minori e il Vicariato per la Pastorale e i Laici – intende consegnare una riflessione iniziale su questa attuale tematica che deve coinvolgere l’impegno di tutti. Don Giorgio Comincioli è il referente diocesano del servizio tutela minori, un servizio nuovo all'interno della nostra Diocesi ma anche all'interno della Chiesa. Un servizio nato da una richiesta esplicita di papa Francesco.
Nel 2019 sono stati istituiti i servizi diocesani, nel 2021/22 sono nati i centri di ascolto, perché è nato anche all'interno della nostra diocesi e come è strutturato il servizio?
Questo è un servizio nuovo che va a considerare un problema vecchio, problema antico che fa parte della nostra società e purtroppo emerso anche all'interno della Chiesa. Il servizio diocesano si riferisce a questa richiesta esplicita della Chiesa universale di avere su tutto il territorio, un punto di riferimento per portare avanti questa cura nei confronti dei minori, delle persone vulnerabili. Il nostro è nato nel luglio 2020 con una Commissione formata da 10 componenti, diverse figure di esperti, 4 preti e 6 laici che fanno riferimento a diverse competenze: giuridico-legislativa, pastorale e quella clinica, con uno psichiatra e uno psicoterapeuta, insieme a me – che coordino questa équipe di lavoro – portiamo avanti questa cultura della cura e della prevenzione.
Come funziona il centro d'ascolto e come vi si accede?
Il centro di ascolto rappresenta il primo servizio di accesso per la tutela dei minori della nostra diocesi. È gestito, e ha come referente del primo ascolto, la dottoressa Adele Ferrari. Si accede chiamando direttamente il numero indicato sul sito della nostra diocesi o compilando il Form sempre sul sito. Una volta inviata la richiesta, si è contattati per il primo incontro e da lì poi inizia il dialogo.
Quante persone si sono già rivolte al centro?
In un anno parlerei di 5 o 6 segnalazioni giunte, alcune sono semplicemente di tipo informativo riguardo ad alcune questioni che si sono verificate, altri invece, sono purtroppo vere e proprie segnalazioni che dobbiamo prendere in carico e poter gestire.
È importante ribadire il tema delle alleanze educative, prestare attenzione a quello che succede attorno a noi?
Un'alleanza educativa fondamentale, per quanto riguarda la cura e la tutela dei minori, è quella con tutte le agenzie educative, in particolare con la scuola. Già l'anno scorso abbiamo fatto un intervento all'Assemblea di inizio anno degli insegnanti di religione, poi sviluppato lungo l'anno in un percorso formato da quattro incontri richiesti dagli insegnanti, per approfondire di più il tema della cura e della tutela.
È importante formarsi, prepararsi allo studio teologico. Insieme al servizio tutela minori, ha elaborato un corso introduttivo sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Quali sono i destinatari e come avete cercato di sviluppare questo percorso?
È da tanto che stiamo progettando questo corso, un corso introduttivo alla tematica della tutela dei minori e delle persone vulnerabili, i destinatari sono tutti quegli operatori pastorali che vengono a contatto con i minori delle nostre comunità parrocchiali. Parteciperanno sul tema ‘cosa è l'abuso e come si configura il fenomeno degli abusi nella società e nella chiesa’. Partecipa don Ugolini, della diocesi di Bolzano, componente dell'equipe nazionale del servizio tutela dei minori, il dottor Tura, per gli aspetti psichici. Previsti tre incontri di approfondimento sulla normativa e l'iter giudiziario civile, penale, nonché canonico, trattati dall'avvocato Arianna Dutto, il Procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni, con l’apporto della dottoressa Cristina Maggia, presidente del Tribunale per i minorenni. Del ‘diritto canonico’ si occuperà Monsignor Alba, il nostro vicario giudiziale. Don Airoldi, della diocesi di Bergamo, ci aiuterà a capire quali progetti di prevenzione e quali buone prassi mettere in atto nelle nostre comunità; il dottor Rondonotti, fornirà alcuni strumenti sull’uso di Internet. L'ultimo incontro, con la dottoressa Ferrari – referente del servizio, del centro di ascolto – illustrerà il funzionamento del centro di ascolto.
Buone prassi, prassi pastorali, pedagogiche e spirituali, di che cosa si tratta?
Il tema delle buone prassi è necessario da affrontare. Ci dice che cosa fare nel concreto nella nostra attività, che sia pastorale oppure di qualsiasi altro genere. È un tema prezioso e gli abbiamo dedicato un incontro specifico. È necessario iscriversi perché è bene che ci sia tanta partecipazione a questa iniziativa che esprime l'attenzione della nostra diocesi. Anche a questa dimensione.
Gli incontri (7 ottobre - 25 novembre) si terranno presso la sede dello Studio Teologico Paolo VI, a Brescia, in via Bollani 20 dalle 17.00 alle 18.30. Sarà possibile partecipare in presenza o anche online. Quote di partecipazione: partecipante 40 euro; docenti Studio Teologico – Istituto Superiore Scienze Religiose di Brescia 20 euro; studenti Studio Teologico –
Istituto Superiore Scienze Religiose di Brescia € 10. Segreteria Studio Teologico (392.8995494) segreteria@teologiabrescia.it Modulo di iscrizione on-line sul sito
www.teologiabrescia.it o scannerizzando il QR code: Il corso è valido per la formazione specifica degli insegnanti di religione cattolica richiesta dall’Ufficio per la Scuola della Diocesi di Brescia (12 ore).