Agenti smile in oratorio
Negli oratori di Rezzato e di Virle parte il progetto Agenti Smile. L’idea è di trovare un modo nuovo per vivere i momenti non strutturati della quotidianità dell’oratorio
Negli oratori di Rezzato e di Virle parte il progetto Agenti Smile. L’idea è di trovare un modo nuovo per vivere i momenti non strutturati della quotidianità dell’oratorio, quando non ci sono il catechismo, gli allenamenti, gli incontri. “I momenti meno formalizzati (la parola, il bar, il gioco libero, la pastorale del tempo estivo, le sale prova e i campi da gioco, lo sport, le esperienze espressive, artistiche, musicali e teatrali…) se vissuti con spontaneità e attenzione rendono l’oratorio più gioioso e accogliente”. Il progetto vede la partecipazione di una cinquantina di ragazzi che hanno scelto di prestare il loro servizio perché gli ambienti dell’oratorio, in particolare il bar e il parco giochi, il cortile, non siano un bar e un parco come tutti gli altri ma possano diventare luoghi accoglienti e informali, dove trovare qualcuno con cui giocare, scambiare due parole, bere un caffè in compagnia… quasi come a casa. I ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, saranno presenti in oratorio in uno/due per volta durante l’apertura pomeridiana e serale dell’oratorio. Questi ragazzi prenderanno il nome e la divisa di Agente Smile: una figura con compiti precisi che saranno invece di accoglienza, relazione, animazione, orientamento e mediazione. Il ruolo degli Agenti Smile sarà quello di condizionare l’atmosfera degli spazi e dei tempi non formalizzati del “cortile”: dovranno essere come gli agenti atmosferici, capaci di condizionare il clima di un luogo e lo faranno a partire dal loro sorriso, quello dei giovani e degli adolescenti che hanno voglia di mettersi in gioco e fare qualcosa di bello per gli altri, e che hanno avuto l’acutezza di cogliere al volo un’occasione importante per la propria crescita personale. come distinguere questi agenti dagli altri ragazzi che frequentano l’oratorio? Ecco l’idea della divisa, non per incutere timore ma perché siano riconoscibili.