A scuola di vita familiare
100 anni fa presso l’oratorio di San Giovanni a Brescia il curato don Zuaboni apriva la prima “Scuola della Buona Massaia”. Mercoledì 25 aprile alle 20.30 presso la chiesa di San Giovanni una Messa per ricordare il centenario di quest’opera
Cento anni fa presso l’oratorio di San Giovanni a Brescia il curato don Giovanni Battista Zuaboni apriva la prima “Scuola della Buona Massaia” accogliendo alcune ragazze per vivere un percorso di formazione familiare profetico e lungimirante. Durante la prima guerra mondiale il sacerdote bresciano, constatò che i drammi domestici e il dissolvimento dei più sacri valori familiari erano in gran parte da attribuirsi alla mancata o insufficiente preparazione al matrimonio e alla famiglia, dovuta anche al fenomeno dell’inserimento della giovane nel mondo del lavoro e della vita sociale. Lo Spirito Santo suggerì al curato di San Giovanni, don Giovanni Battista Zuaboni, uomo di Dio, forte nella fede e umile nello stile, di servire Cristo prendendosi cura della famiglia in particolare della donna del suo genio femminile. Don Zuaboni intuì che il genio e l’originalità della donna stava nel vivere la sua vocazione di sposa e di madre. Il 25 aprile 1918 iniziò la “Scuola della Buona Massaia” in cui molte giovani, mentre apprendevano l’arte delle cose domestiche, formavano la loro coscienza alle cose di Dio e ai valori soprannaturali. Dopo la sua morte (1939) iniziarono i percorsi per fidanzati a cui parteciparono molte coppie della Diocesi; volle che delle consacrate laiche, le Missionarie della Famiglia, si dedicassero a tempo pieno all’opera con alcune coppie di sposi, gli Apostoli della Famiglia. La “Scuola della Buona Massaia” nel tempo divenne “Scuola di Vita Familiare” in cui le ragazze, e i ragazzi ancora oggi possono crescere e formarsi ed essere accompagnati nel cammino di crescita scoprendo il dono della corporeità, la diversità dell’identità maschile e femminile, il coinvolgimento della relazione e la gioia della scelta di vita, attraverso un cammino spirituale legato alla vita dell’oratorio e della parrocchia.
Tale percorso vive ancora oggi in diversi nostri oratori: Flero, Castenedolo, Gussago, Sale di Gussago, Concesio, Verolanuova, Santi Nazaro e Celso a Brescia, Muratello di Nave, Breno, Mairano. In questi anni la Chiesa ha riconosciuto il carisma dell’Istituto Pro Familia affidandogli dei compiti. Il beato Paolo VI, in un incontro con l’Istituto, ricordando la sua mamma come sostenitrice dell’opera, consegnò solennemente una copia da lui firmata dell’Humanae vitae chiedendo che tutti i membri, in particolare le coppie la conoscessero, la seguissero, la amassero e la facessero conoscere. Il vescovo Pierantonio proprio quest’anno alla Festa dell’Impegno vocazionale, che si celebra nella festa del Battesimo di Gesù, ha affidato al Pro Familia la preghiera per le famiglie della Diocesi e l’impegno a continuare l’azione apostolica. La celebrazione. Mercoledì 25 aprile alle 20.30, nella chiesa di San Giovanni evangelista in Contrada San Giovanni a Brescia dove riposano le spoglie mortali del Servo Dio don Giovanni Battista Zuaboni, sarà celebrata una Santa Messa ricordando i cento anni di quest’opera che continua a vivere a Brescia, in Valle Camonica, a Roma, in Puglia, in Sicilia e in Togo.Il Signore per intercessione della Santa Famiglia di Nazaret e di don Zuaboni porti a compimento la sua opera e doni nuove vocazioni di Missionarie e Famiglie apostoliche.