A Brescia il Festival della Missione
Si terrà dal 12 al 15 ottobre prossimi, promosso dalla Conferenza degli Istituti missionari italiani (CIMI), l’organismo che riunisce gli istituti missionari ad gentes, dalla Conferenza Episcopale Italiana, e dalla Diocesi di Brescia, tramite l'Ufficio per le missioni
Nel variegato panorama dei festival tematici (filosofia, teologia, letteratura, economia, etc.) mancava quello della missione. La lacuna è stata prontamente colmata. Brescia, dal 12 al 15 ottobre, ospiterà la prima edizione del Festival della Missione. Si realizza così l’intuizione del giornalista Gerolamo Fazzini che, da sempre attento alla tematica della missionarietà, da tempo coltivava il sogno di poterla affrontare con uno strumento nuovo e originale come quello di un festival. La Cimi (Conferenza degli istituti missionari italiani) prima, l’Ufficio nazionale Cei per la cooperazione missionaria fra le Chiese e il Centro missionario diocesano di Brescia poi, hanno raccolto la sfida...
All’evento mancano solo 100 giorni; il Festival della Missione di Brescia sarà caratterizzato da un orizzonte aperto, clima festoso, con il tema chiave, declinato in una pluralità di linguaggi e di format: dalle conferenze agli incontri con autori, dai concerti alle mostre, dagli spettacoli di strada ai momenti di riflessione. “Quello bresciano – conferma don Carlo Tartari direttore dell’Ufficio per le missioni – sarà un Festival nuovo, se è vero che sinora in Italia nessuno aveva pensato di puntare i riflettori sulla missione e sui suoi protagonisti: uomini e donne, religiosi e laici che, anche nel XXI secolo, decidono di lasciare tutto per annunciare il Vangelo in quelle che una volta si chiamavano terre lontane e che oggi includono, come insegna papa Francesco, le periferie accanto a casa nostra”.
Nei giorni del Festival Brescia accoglierà tante persone, legate a diverso titolo al tema della missione: delegati dei Centri missionari diocesani, missionari e missionarie, giovani che gravitano intorno ad essi saranno ospitati in case religiose, oratori e famiglie secondo uno stile improntato all’essenzialità. A poco più di tre mesi dal via gli organizzatori a Roma e a Brescia sono al lavoro per definire il programma delle giornate. Quello che può dire è che il via al Festival, nella serata del 12 ottobre, sarà affidato a testimonianze missionarie che si terranno in una ventina di parrocchie di Brescia e hinterland e in alcuni monasteri di clausura. La giornata di venerdì 13 ottobre, aperta da una preghiera ecumenica guidata dalla pastora battista Paola Maffei, è stata pensata in particolare per missionari e delegati dei Centri missionari diocesani. Tre le tavole rotonde messe in programma per riflettere sul presente e il futuro della missione ad gentes, sul protagonismo delle donne nell’evangelizzazione e sull’attualità della figura di Matteo Ricci. Ma nello stesso giorno ci saranno anche eventi per i giovani pensati in collaborazione con l’Università Cattolica e le scuole, tra cui una rappresentazione teatrale sulla bresciana Irene Stefani e un incontro su Oscar Romero replicato in varie scuole. Nella sera di venerdì, poi, il Festival entrerà nel vivo con un grande evento ancora in via di definizione.
Il sabato, sempre aperto da una preghiera ecumenica, avrà tra i momenti più significativi la consegna del tradizionale Premio Cuore Amico da parte del cardinale Ernest Simoni, albanese, unico sacerdote sopravvissuto alla persecuzione comunista. E poi spettacoli teatrali, esibizioni corali, mostre fotografiche e altro ancora. Domenica 15 la messa in Cattedrale e altre proposte. Molti e tutti significativi gli ospiti invitati a Brescia, tutti intimamente legati, seppure da punti di vista diversi, al tema della missione. Alcuni sono già stati annunciati come il card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, padre Federico Lombardi, già portavoce di papa Benedetto XVI e di papa Francesco, il card. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis, il già citato card. Ernest Simoni, albanese, unico sacerdote sopravvissuto alla persecuzione comunista, suor Rosemary Nyirumbe, ugandese nominata “eroe dell'anno” dalla Cnn, autrice di Cucire la speranza, Blessing Okoedion, nigeriana ex vittima della tratta, autrice de Il coraggio della libertà, padre Alejandro Solalinde, che in Messico lotta per i diritti dei migranti, autore di I narcos mi vogliono morto. Altri si aggiungeranno di qui al via del primo Festival della Missione.