Rocca di San Giorgio: 100 opere di Giacomo Bergomi
Alla Rocca di San Giorgio arriva la più importante mostra monografica mai dedicata all’opera di uno dei più interessanti e talentuosi pittori bresciani del Novecento
Dal 1° settembre 2023 al 7 gennaio 2024, la Rocca di san Giorgio ospita la più importante monografica mai dedicata al maestro, promossa e organizzata dal settore cultura del Comune di Orzinuovi, col patrocinio della Provincia di Brescia e di Regione Lombardia, in collaborazione con il Gruppo Giacomo Bergomi, curata da Davide Dotti, che ha costruito un avvincente percorso espositivo in grado di ripercorrere le fasi creative più intense del maestro, attraverso l’attenta e scrupolosa selezione di 100 opere tra dipinti e disegni.
“Quest’anno il Comune di Orzinuovi è onorato di promuovere una mostra per celebrare il concittadino Giacomo Bergomi, ai 100 anni dalla sua nascita. – commenta il Sindaco Gianpietro Maffoni – Pittore talentuoso formatosi all’Accademia di Brera a Milano, è uno degli artisti bresciani più riconosciuti del XX secolo e si è distinto per la sua ispirazione al mondo dei campi (rurale), del lavoro domestico e degli attrezzi da lavoro. In qualità di Sindaco, ritengo particolarmente importante dedicare uno spazio anche all’arte del territorio, grazie anche al supporto della Regione Lombardia. Saranno allestite una selezione di opere dell’artista presso la Rocca di San Giorgio e la mostra sarà aperta a tutti per la durata di sei mesi. Cercheremo inoltre, di coinvolgere le scuole e di portare in visita le giovani generazioni in modo da trasmettere loro il legame che, come cittadini, abbiamo con il territorio bresciano anche per la valorizzazione dell’arte contemporanea. Tengo a ringraziare il “Gruppo Giacomo Bergomi” e la famiglia che hanno permesso la realizzazione di questo splendido progetto espositivo”.
“Le nostre origini e la storia della nostra terra sono come le radici di un albero: danno nutrimento alla nostra identità. E purtroppo è convinzione comune che con la globalizzazione e con il progresso tecnologico si sia assistito al miglioramento della conoscenza e della cultura. Non dobbiamo mai dimenticare che centinaia di migliaia di generazioni di esseri umani hanno preceduto le poche generazioni dei tempi cosiddetti moderni, vivendo a contatto con la natura ed avendo verso di essa un senso di rispetto, gratitudine, riverenza ed anche timore. – afferma il Professor Carlo Mario Lombardi, Assessore alla Cultura del Comune di Orzinuovi – Questa mostra, orgoglio di Orzinuovi, vuole tener viva la diversità culturale e conservare accesa la creatività attraverso il percorso artistico di un grande maestro della civiltà contadina come Giacomo Bergomi affinché il messaggio di arte possa aiutarci a trovare le radici per il nostro futuro”.
“Sono felice e onorato di curare l’importante mostra del centenario dalla nascita di Giacomo Bergomi – spiega Davide Dotti, curatore della mostra – un grande pittore bresciano del secondo Novecento che ha saputo, partendo dalle solide radici contadine, aprire i suoi orizzonti culturali ed estetici grazie ai viaggi compiuti soprattutto in America Latina, dove fu affascinato dalle popolazioni andine e dalla maestosità delle cascate venezuelane. L’esposizione ripercorre l’intero arco della sua intensa parabola artistica, facendo emergere la caratura della sua arte, i soggetti che affrontò con maggiore frequenza – dalle scene di rustica vita quotidiana alle cascine della bassa, dagli scorci di Brescia alla ritrattistica fino alle colorate istantanee andine – e l’evoluzione del suo sofisticato lessico pittorico”.
La rassegna copre un arco cronologico che, dalla metà del secolo scorso – quando, frequentando i corsi serali all’Accademia di Brera, Bergomi ebbe modo di assorbire le lezioni di Carlo Carrà, Aldo Carpi e Aldo Salvadori – giunge fino ai primi anni Duemila, periodo nel quale i suoi lavori, caratterizzati da un lessico estetico estremamente personale ed innovativo, sono dedicati per lo più alle maestose cascate di cui si innamorò durante un soggiorno in Venezuela e ai paesaggi innevati della bassa bresciana.
L’iniziativa si pone l’obiettivo di valorizzare e far conoscere, anche al di fuori dai confini regionali, la produzione di un artista bresciano tra i più sensibili e carismatici dell’intero Novecento, nonché di conferire il giusto riconoscimento storico e critico alla sua ricerca artistica.
Il percorso espositivo metterà in evidenza la capacità di Bergomi di rinnovare il proprio linguaggio decennio dopo decennio, e di analizzare i soggetti che frequentò con maggiore assiduità, dalle scene di vita quotidiana al ritratto, dalle still life ai paesaggi della bassa bresciana, dagli scorci di Brescia fino ai brani tratti della quotidianità delle popolazioni andine, influenzato non solo dalle sue umili origini contadine, ma anche dai numerosi viaggi che fece sia in Italia che all’estero, soprattutto in centro America.
La mostra si completa con una sezione che documenta la mirabile capacità di Bergomi nell’affrontare la grafica, con una selezione di disegni a matita, china, tempera e acquarello attraverso i quali indagò e studiò nel dettaglio i soggetti delle sue opere pittoriche.
Orari di apertura al pubblico
PERIODO FIERA
1° settembre 13–22; 2, 3 e 4 settembre 10–22
DAL 5 SETTEMBRE 2023 AL 7 GENNAIO 2024
Sabato, domenica e festivi 10–19
dal lunedì al venerdì chiuso (ad eccezione di richieste di apertura eccezionali)
24 e 31 dicembre 10 – 12.30
dal 26 al 29 dicembre 2023 e dal 2 al 5 gennaio 2024 15 – 19
25 dicembre 2023 e 1 gennaio chiuso
Aperture straordinarie
Istituti scolastici, previa prenotazione entro almeno 14 giorni antecedenti la richiesta di apertura della mostra
Biglietti: ingresso gratuito