Paolo VI che tende le mani
Il 28 febbraio a Castenedolo la presentazione del libro di padre Leonardo Sapienza dedicato al Papa bresciano, canonizzato nel 2018
“Un uomo che tende le mani”. Così, nel 1978 l’allora card. Ratzinger definì Paolo VI, morto qualche giorno prima. È un’immagine che ben descrive tutta l’esistenza di questo Papa. Montini, infatti, durante il suo servizio pastorale, nella Curia Romana, come Arcivescovo di Milano, e poi come Papa, ha aperto sempre le braccia per accogliere vicini e lontani nel suo abbraccio. E proprio da questi aspetti del Papa proclamato santo nell’ottobre del 2018, è partito padre Leonardo Sapienza per la realizzazione del suo nuovo libro che mutua il titolo proprio dalla frase di 42 anni fa di Ratzinger. Il sacerdote rogazionista vanta già altre pubblicazioni dedicate alla figura di Paolo VI.
Spunti Nella sua nuova fatica editoriale il sacerdote rogazionista, Reggente della Casa Pontificia, offre alcuni spunti di riflessione che confermano questa apertura del cuore di Montini-Paolo VI. Tra i temi affrontati nelle pagine del libro, con testimonianze e documenti inediti, spicca la determinazione di Paolo VI nel portare avanti il Concilio Vaticano II, la sua amicizia con gli artisti, la passione e simpatia per i Benedettini, il suo legame con la città di Roma, e soprattutto il “caso” Lercaro: le pressioni da parte della Curia Romana che portarono il card. Giacomo Lercaro, Arcivescovo di Bologna, a dimettersi nel 1968. Paolo VI, come testimonia una sua lettera autografa dell’8 aprile 1968, pubblicata per la prima volta nel libro di padre Sapienza, gli fu sempre vicino.
Documenti. Ad arricchire la pubblicazione c’è anche un corposo corredo documentario, che riporta ben 61 riproduzioni di pagine manoscritte di Montini comprese in un arco temporale che va dal 1956 al 1978. Sono il cuore di un corpo di allegati alimentato anche da un’esemplificazione dei fogli dattiloscritti sui quali il Pontefice bresciano usava prendere appunti a matita in preparazione alle udienze, e dalla riproduzione di lettere e documenti ufficiali.
Volume. Il volume del Reggente della Casa Pontificia, definito dall’“Osservatore romano” in occasione della sua uscita nell’ottobre scorso per il primo anniversario della canonizzazione del Papa bresciano, “un paziente lavoro d’archivio che sostiene l’obbiettivo di far conoscere in profondità l’umanità e la spiritualità di Paolo VI e di svelare, il cuore di questo grande Papa santo”, sarà presentato a Castenedolo, nell’ambito del programma di “Castenedolo incontra”, promosso, dalla locale associazione culturale “Aldo Moro – Mino Martinazzoli”, in collaborazione con l’amministrazione comunale e con le parrocchie di San Bartolomeo Apostolo e di San Giovanni Bosco, il prossimo 28 febbraio alle 20.30. Con l’autore saranno presenti nella locale sala dei Disciplini, il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, che ricorderà lo stretto legame che si creò tra il suo predecessore alla guida della Chiesa bolognese e il Papa bresciano, don Angelo Maffeis Presidente dell’Istituto Paolo VI, e Alberto Melloni, storico della Chiesa. La serata sarà coordinata da Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.