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Milano
di REDAZIONE ONLINE 09 apr 2015 00:00

Mostre: "Roma e le genti del Po. Un incontro di culture". La presentazione a Milano

Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei presentano oggi a Milano alla soprintendenza archeologica la mostra “Roma e le genti del Po. Un incontro di culture”

Viene presentata questa mattina a Milano la mostra “Roma e le genti del Po. Un incontro di culture. III-I secolo a.C.” che apre i battenti a Brescia il 9 maggio prossimo e che racconta per la prima volta la grande vicenda che ha portato, tra il terzo secolo e il primo secolo avanti Cristo, alla romanizzazione delle genti del Po.

Quello che sarà ospitato tra il museo della città di Santa Giulia e l’area archeologica del Capitolium è il racconto di una vicenda che ha la forza di un’epopea. Una storia di scontri ma anche di incontri di civiltà, di sopraffazione e di profonda integrazione. Un’epopea che annovera nomi che tutti conosciamo dai libri di scuola, Annibale, Scipione, Emilio Lepido, Mario Silla, la Gallia Cisalpina, la Roma Repubblicana, ma anche personalità che nulla hanno a che fare con campagne militari e battaglie, come quelli di Catone e Catullo, un filosofo e un poeta. È la storia della trasformazione, o meglio, della modernizzazione di un grande territorio. Una trasformazione sociale e culturale, innanzitutto, ma anche fisica, con disboscamenti, bonifiche, messe a coltura di terre fertilissime, con la creazione di città unite da grandi strade consolari.

In occasione della inaugurazione della grande mostra, Brescia svelerà due nuove gemme del suo patrimonio archeologico: la Quarta Cella del Capitolium e il teatro Romano, nell’ambito di un percorso che arriva sino in Santa Giulia, dove sono conservate le spettacolari Domus dell’Ortaglia insieme a sontuosi mosaici La mostra “Roma e le genti del Po. Un incontro di culture. III-I secolo a.C.” è una grande esposizione archeologica, con quasi 500 reperti, tutti attentamente selezionati, concessi da decine di musei e istituzioni italiane. Molti mai prima esposti, perché provenienti da scavi recenti, per un percorso di ben 1500 metri quadri. La mostra resterà aperta al pubblico sino al 17 gennaio 2016.
REDAZIONE ONLINE 09 apr 2015 00:00