Il calore del ghiaccio
Sono 8000 le persone accorse ai piedi del Ghiacciaio del Presena per assistere alle performance di musicisti di fama mondiale che hanno utilizzato gli strumenti di ghiaccio creati dallo scultore americano Tim Linhart
Si sta concludendo la stagione concertistica all’Ice Dome di Passo Paradiso ai piedi del Ghiacciaio del Presena, a quota 1.600 metri, con risultati eccellenti sia come pubblico che come visibilità locale, nazionale e internazionale. Il fitto calendario di concerti ospitati nel Mercedes-Benz Bonera Ice Dome sul Ghiacciaio Presena in tre mesi ha visto presenti oltre 8.000 persone che hanno assistito alle performance di artisti di fama internazionale che si sono cimentati con strumenti di ghiaccio, in uno scenario di rara bellezza.
Un programma di concerti nel ghiaccio interpretati da musicisti di fama internazionale con strumenti rigorosamente di ghiaccio. Una scommessa vinta per il creatore di quegli strumenti, lo scultore americano Tim Linhart, e per gli organizzatori dell’Ice Music Festival, promosso dal Consorzio Pontedilegno-Tonale, dall’Azienda per il Turismo delle Valli di Sole Peio e Rabbi in collaborazione con Trentino Marketing. Un pomeriggio straordinario, a detta degli stessi musicisti guidati dal violoncellista e compositore Nicola Segatta, è stato quello del 21 marzo quando per l’unica volta nella stagione è stata fatta una variazione al rpogramma con la presenza dei Cori Vallecamonica e La Pineta in un concerto memorabile. L’Ice Music Orchestra ed il grande Coro hanno interpretato il “Canone” di Pachelbel, “L’allelujah” di Cohen”, “Stelutis Alpinis” di Zardini, accompagnato dall’assolo struggente del violoncello di Nicola Segatta e “Signore delle Cime” di Bepi de Marzi dove, ad un certo punto, tutto il pubblico in piedi ha elevato questo grande canto di speranza alla “Signora della neve”.
Per il prossimo anno, visto il successo al di sopra di ogni lecita attesa, è già in cantiere una ulteriore novità per la quale, per ora, gli autori, l’intelligente e moderno consigliere delegato del Consorzio Ponte di Legno-Tonale, Michele Bertolini, fautore del progetto, preferisce mantenere il più stretto riserbo.