Come trame di un canto. Raccontare le fragilità
Si chiama “Come trame di un canto. Raccontare le fragilità”, la rassegna che a Breno, a novembre e a dicembre, propone quattro appuntamenti dedicati alle fragilità. Nato da un’idea dell’Auser Camuno-Sebino, il Festival propone eventi culturali per parlare delle necessità del sociale in Valle Camonica. Si punteranno i riflettori su limiti e diverse abilità in termini fisici e mentali: quattro opportunità per crescere nella consapevolezza, abbattendo i muri dell’indifferenza e della solitudine che spesso affliggono le famiglie dei portatori di fragilità.
Il calendario prevede incontri serali, tutti gratuiti e tutti con inizio alle ore 20,30: giovedì 7 novembre, nel Centro Congressi di Darfo Boario Terme l’evento “Una scintilla, tante scie. Storie di vita sorprendenti”. Gli atleti paralimpici Santina Pertesana (tiro con l’arco), Davide Bendotti (sci alpino), Giuseppe Romele (nella foto, sci nordico), Cristian Toninelli (sci nordico) dialogheranno con Claudio Arrigoni, del Corriere della Sera.
Giovedì 21 novembre, nello stesso luogo, l’incontro “La libertà necessaria. Franco Basaglia ieri e oggi”, con la figlia Alberta Basaglia e lo scrittore Alberto Rollo. Venerdì 6 dicembre, nel Teatro delle Ali di Breno, “La città autistica, fra bisogni e immaginazione”, con Alberto Vanolo (professore di Geografia politica ed economica) in dialogo con Enrico Valtellina. Infine, martedì 10 dicembre, al Cinema Teatro Giardino di Breno, “Il tempo senza età. Vivere a lungo felici e in salute”, con Silvio Garattini, medico e farmacologo di fama internazionale.
Fil rouge della rassegna: il desiderio di sensibilizzare il pubblico. Come ha ricordato Sergio Bonomelli (settore Cultura dell’Auser Camuno Sebino), il volontariato verso le fragilità si riallaccia al discorso sulla cittadinanza attiva, così come alla tutela dei diritti di tutti.
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