Chiusure, un quartiere aperto
Una mostra racconta le origini del quartiere tra testimonianze e immagini dagli archivi privati e istituzionali (tra gli altri, l’Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia e l’Archivio Pietro Bottoni di Milano)
Chiusure un quartiere aperto. Una mostra racconta le origini del quartiere tra testimonianze e immagini dagli archivi privati e istituzionali (tra gli altri, l’Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia e l’Archivio Pietro Bottoni di Milano). Si può così ripercorrere la storia e l’evoluzione di Sant’Anna, S. Antonio, S. Giacomo e Torricella. In molti hanno aperto le loro case per scovare nei cassetti alcune fotografie significative. Il risultato è un viaggio a ritroso nel tempo. Solo a livello urbanistico, molte abitazioni sono nate sotto l’insegna del piano Ina-Casa, una delle maggiori esperienze nel campo dell’edilizia sociale. Il lavoro di ricerca è sfociato anche nel libro curato da Francesco Florenzano che con la sua tesi di laurea ha ricostruito il Secondo dopoguerra della zona. È sempre più importante riscoprire le radici di un territorio, rispecchiarsi in un passato che, forse, oggi non c’è più per coglierne gli aspetti positivi e, magari, per rinsaldare quei legami di comunità che aiutano a crescere e a sentirsi meno soli. Del resto l’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Brescia, è curata dal Punto Comunità e dal Consiglio di quartiere Chiusure. In particolare, i Punti Comunità (15 quelli inaugurati) sono formati da varie realtà e associazioni.
Sabato 16 novembre alle 20.30 l’anteprima al Teatro Colonna in via Chiusure con l’ascolto delle testimonianze, intervallate dalla musica classica eseguita dai giovani del quartiere, e la proiezione del video realizzato all’interno di Corpus Hominis dagli studenti dello Stars dell’Università Cattolica. L’esposizione è aperta dal 22 al 24 novembre nella Sala Civica di via Farfengo 69; il 22 alle 20 l’inaugurazione con il sindaco Del Bono, mentre sabato e domenica si può visitare dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 20. La tre giorni si concluderà con la premiazione, alle 16, del concorso di idee “Là, certo, si può”: sponsorizzato dalla Banca Valsabbina, si concentra sull’ipotesi di riqualificazione di alcune zone. Oggi i cittadini si trovano di fronte ad alcune sfide non meno impegnative di quelle di ieri.