Volontariato: due tesi premiate alla Cattolica
Il CESVOPAS – Centro studi sul volontariato e la partecipazione sociale – con Avis Provinciale Brescia, ha premiato, giovedì 3 ottobre, le due tesi di laurea magistrali di Grazia Bandioli e Antonio Gervasi sul tema “Il volontariato e la sua evoluzione nella società moderna e contemporanea”
Dopo la prima edizione del 2022, torna nel 2024 il bando di concorso promosso dal CESVOPAS che premia gli elaborati migliori dei laureati o laureandi che abbiano discusso/discutano una tesi sul tema “Il volontariato e la sua evoluzione nella società moderna e contemporanea”.
Il bando, finanziato da Avis Provinciale Brescia, quest’anno ha previsto l’assegnazione di due Premi di laurea, dell’importo di 750 euro lordi ciascuno. Hanno potuto partecipare alla selezione i laureati in un corso di laurea magistrale dell’Università Cattolica nel periodo 1/1/2022 – 30/4/2024.
Lo hanno vinto Grazia Bandioli e Antonio Gervasi. Grazia con un lavoro che offre un’originale analisi della generatività sociale attraverso la lente delle esperienze delle donne della tribù Acholi di Kampala, Uganda, evidenziando il loro potere di trasformare situazioni di conflitto e dolore in opportunità di crescita per sé stesse e per la comunità, mentre Antonio, il cui lavoro offre un’analisi delle dinamiche sociali e dei bisogni emergenti nella comunità bresciana, ha proposto soluzioni pratiche e collaborative per affrontare le sfide attuali, con un forte accento sull’importanza delle relazioni umane e del capitale sociale.
“Nel 2022 a Kampala, capitale dell’Uganda, ho svolto volontariato in una scuola per l'infanzia, incontrando donne che avevano vissuto tragedie profonde: fuggite dalla guerra, abbandonate dai mariti, malate di AIDS e per questo emarginate dalla società – racconta Grazia – il mio studio si è concentrato su come fosse possibile aiutare queste persone a riscoprire la propria dignità e il valore delle loro vite, una dignità così forte da spingerle a desiderare prima di tutto un’educazione per i loro figli. Queste donne hanno conosciuto l’esperienza del "Meeting Point International", un luogo speciale diretto dalla carismatica infermiera Rose Busingye che ho conosciuto all’età di dieci anni, grazie a un amico di famiglia che la portò in Italia per motivi di lavoro. In Uganda ho conosciuto una ragazza che, per frequentare la "Luigi Giussani School", si sveglia alle cinque del mattino e percorre più di due ore a piedi. Questa esperienza è il cuore della mia tesi, e quella visione di scuola è ciò che spero di trasmettere e portare con me nel mio futuro professionale”.
“Durante il mio percorso di studi sono rimasto affascinato dalla metodologia di lavoro basata su un approccio di ricerca-intervento partecipato co-costruito con le realtà del territorio, per creare reti integrate. Il bisogno alimentare è alla base dei bisogni primari. Per rispondere in maniera efficace a tale necessità a cui si associa anche il concetto di marginalità sociale è fondamentale la creazione di una rete costituita da associazioni ed enti, che collaborano tra di loro, a cui coloro che sono in difficoltà possono rivolgersi” ha raccontato Antonio.
A premiare i due laureati, Livia Cadei ed Emanuele Serrelli del CESVOPAS e Gabriele Pagliarini, Presidente Avis Provinciale Brescia. Il premio si inserisce nell’area di alto interesse e sviluppo per il Centro: la promozione della ricerca, in particolare realizzata da giovani ricercatori sul volontariato e sulla partecipazione sociale.