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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 01 mar 2018 10:03

Vivaldini: famiglia, lavoro e sicurezza

Le priorità? "In primis la famiglia, il maggiore ammortizzatore sociale. Penso poi al lavoro e alla sicurezza". Intervista a Mariateresa Vivaldini candidata tra le fila del centrodestra con “Noi per l’Italia” sia Regione Lombardia sia per la Camera nel collegio plurinominale Lombardia 3

Famiglia, lavoro e sicurezza sono le sue priorità: sindaco di Pavone del Mella, già assessore ai Lavori pubblici in Broletto, Mariateresa Vivaldini, negli anni, ha maturato una profonda conoscenza del territorio. In questa tornata elettorale si candida tra le fila del centrodestra con “Noi per l’Italia” sia per Regione Lombardia sia per la Camera nel collegio plurinominale Lombardia 3.

Come nasce la decisione di scendere in campo?

Ritengo fondamentale il mio passato e il mio presente di amministratore, così come è reale l’attaccamento al territorio. Credo, quindi, che sia giusto e indispensabile portare la mia esperienza a livelli superiori affinché possa portare avanti le problematiche del territorio e le istanze dei cittadini.

Sia a livello comunale che provinciale si è distinta per l’attaccamento al territorio. Parlando del Bresciano, quali sono le priorità?

In primis la famiglia, il maggiore ammortizzatore sociale. Penso poi al lavoro e alla sicurezza. Non posso non ricordare l’importanza dell’agricoltura, in virtù della mia estrazione. Sono questi i temi per cui mi batterei di più.

Spesso si parla dello scollamento tra la politica e la popolazione. Per lei quanto conta il contatto con le persone?

E’ importantissimo, basilare. Possiamo infatti agire solo se ascoltiamo ciò che la gente ha da dirci. La disaffezione alla politica deriva dal fatto che molte volte i politici non si calano nella quotidianità, fra la gente. Questo, però, non è un problema dei sindaci che sono presenti 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno: non solo io, tutti gli 8.000 sindaci che lavorano con passione. Sono loro il vero presidio sul territorio. Ecco perché penso che al Governo, come ai livelli superiori, siano necessari maggiori amministratori. Certe leggi o regolamenti folli non andrebbero mai fatti. Pensiamo al Patto di stabilità che ci impediva di spendere i nostri fondi, il denaro dei cittadini, per l’adeguamento delle infrastrutture dei nostri Comuni, per l’adeguamento antisismico degli edifici. Sono cose che non dovrebbero mai avvenire. Da qui l’importanza dell’autonomia fiscale dei Comuni e di Regione Lombardia.

ROMANO GUATTA CALDINI 01 mar 2018 10:03