Verso una giustizia giusta
Si è svolto sabato 29 Luglio, presso gli spazi della Sala S.Agostino di Palazzo Broletto, l’incontro pubblico che la Federazione Provinciale di Fratelli d’Italia Brescia ha dedicato alla presentazione del disegno di legge contenente il primo pacchetto di riforme in materia di Giustizia varato dal Governo Meloni. “Verso una giustizia giusta”, il titolo scelto per approfondire la prima parte di quella che sarà una riforma organica e strutturale della giustizia italiana.
A introdurre l’incontro, di fronte ad una platea di centocinquanta persone e posti in piedi, è stato il Coordinatore Provinciale Diego Zarneri che ha lasciato la parola a due panel di interventi, uno tecnico-giuridico e uno politico, arricchiti da alcune testimonianze.
Il primo intervento è stato affidato all’Avv. Federico Vianelli, avvocato cassazionista, Componente dell’Osservatorio della Corte Costituzionale Unione Camere Penali Italiane e Presidente Unione Camere Penali del Veneto. A seguire l’Avv. Alberto Scapaticci, avvocato penalista bresciano che ha approfondito i profili penali della riforma. Gli aspetti civilisti sono stati affrontati invece dall’Avv. Giuseppe Vezzoli, Avvocato cassazionista, iscritto all’elenco arbitri del Tribunale di Brescia.
Il commento politico è stato affidato al Presidente del Gruppo Parlamentare di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati, l'On. Tommaso Foti, al quale sono seguiti gli interventi del già Eurodeputato e già Vice Presidente di Regione Lombardia, Sen. Mario Mantovani e del Manager Pubblico e Docente Universitario Guido Bonomelli. Ha chiuso il secondo panel di interventi Diego Donina, rappresentante degli studenti della Facoltà di Giurisprudenza e Membro del Senato Accademico dell’Università di Brescia. Nelle conclusioni sono intervenuti i rappresentanti di FdI Brescia eletti in Consiglio Regionale e i Parlamentari bresciani, fra cui il Consigliere Regionale Diego Invernici e l’On. Cristina Almici.
Ha moderato l’incontro l’Avv. Nini Ferrari, Docente Università di Brescia e Consigliere Comunale.
"Dopo anni di strisciante guerra civile sul terreno della giustizia Fratelli d’Italia è orgoglioso di aver varato un primo pacchetto di riforme che restituiscono garanzie ai cittadini senza deprivare la magistratura di strumenti di indagine. Dalla riforma delle intercettazioni, che mira ad impedire la pubblicazione di prove di nessuna rilevanza penale e volte solo alla gogna mediatica, alla rimodulazione del reato di traffico di influenze, dall’interrogatorio di garanzia prima dell‘arresto all’abolizione del reato di abuso di ufficio, si delinea una riforma liberale che restituisce diritti e dignità ai cittadini. Una riforma attesa, una riforma realizzata".
Queste alcune delle parole con cui il Coordinatore Diego Zarneri ha aperto i lavori: “Non può essere veramente onesto ciò che non è anche giusto”, scrisse Cicerone. Onestà e giustizia sono per la nostra comunità politica concetti che si fondono e che rappresentano la stella polare che traccia la rotta. Il Paese ha bisogno di una riforma della giustizia che metta fine alle storture a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni e che sappia coniugare le necessarie garanzie con l’equità e la velocità dei processi. Con l’approvazione del disegno di legge il Governo Meloni assume la prima iniziativa verso una “giustizia giusta” secondo il programma elettorale premiato dall’elettorato e al fine, nel solco dei precetti costituzionali, di integrare realmente un sistema garantista privo di deformazioni ed eccessi tale da coniugare l’esigenza di giustizia con la migliore tutela che uno Stato di diritto deve prevedere e consentire. Brescia e l’Italia merita una giustizia più giusta, vicina ai cittadini e alle imprese, più veloce e più garantista. La riforma inaugurata con il DDL approvato lo scorso 15 giugno, mira a ristabilire la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario italiano”.
Dal palco si aggiunge il commento dell’ On. Tommaso Foti: “Questa prima iniziativa politica e legislativa, mira, ad una riforma più ampia respiro tale da comprendere nel medio termine altre riforme del codice di procedura penale, del codice penale e persino della Costituzione al fine di allineare l’ordinamento giuridico alle nuove esigenze e rendere la macchina della giustizia più spedita ed efficiente nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli e funzioni e con ogni più giusta garanzia per i soggetti coinvolti oltre che per i soggetti terzi. Il DDL è strutturato e tecnicamente complesso, ma esalta la portata e la volontà politica del Governo di procedere sulla strada delle riforme ed in particolare su quella della giustizia anche tramite l’assunzione di nuovi magistrati, con il bando di nuovi concorsi e da subito per 250 posti, al fine anche di integrare le eventuali carenze di organico o implementare i nuovi ruoli che la riforma stessa pretende.”