Unità di strada: vicini agli esclusi
Una nuova iniziativa, possibile anche grazie ai fondi dell’8xmille, per incontrare, offrire ascolto e relazione in un’ottica di prossimità chi vive situazioni di difficoltà
“Sono forse io il custode di mio fratello?”. Così Caino rispondeva a Dio che gli chiedeva dove fosse suo fratello Abele. Oggi, più di ieri, a questa richiesta non possiamo rimanere impassibili. La risposta che Caritas Brescia dà è semplice nella sua complessità: abbiamo il dovere morale di essere custodi dei nostri fratelli, soprattutto verso coloro che maggiormente sono abbandonati, esclusi e resi invisibili dalla nostra società. Le persone “senza fissa dimora” costituiscono un fenomeno non solo ancora presente, ma in forte aumento anche in Italia. Visti i numeri, di cui in altre occasioni abbiamo dato conto e la complessità dei bisogni incontrati e rilevati, si è ritenuta necessaria l’implementazione delle azioni rivolte alla povertà estrema
Anello. Si colloca in questa prospettiva l’attivazione di una “Unità di Strada” che si configura come il primo anello, il più imprevedibile in quanto meno standardizzato, di una possibile catena di aiuto che si snoda a favore delle persone che vivono in strada. Obiettivi principali dell’“Unità”, sostenuta anche con i fondi dell’8xmille, incontrare, offrire ascolto e relazione (farsi prossimi), orientare (costruire ponti), monitorare (essere sentinelle). Si tratta di un servizio di “prossimità” caratterizzato “dall’andare fuori”, senza attendere che siano le persone in difficoltà a chiedere aiuto, che a partire da un primo aggancio intende intessere una relazione che, seppur a legame debole, possa risultare significativa per le persone coinvolte.
Sforzo. Alle persone incontrate verranno garantiti, se necessari, i beni di prima necessità, ma lo sforzo maggiore sarà rivolto alla conoscenza, senza intrusioni né forzature, per cercare di costruire delle relazioni di fiducia necessarie per poter proporre possibili percorsi di maggiore ben-essere. Concretamente: si prevedono tre uscite settimanali, in orari serali, con la presenza stabile di operatori, supportati da volontari, che con un’auto dedicata si recano dalle persone che dormono in strada.
Regia. Convinti dell’importanza delle sinergie istituzionali, l’attivazione di una “Unità di strada” è stata condivisa all’interno della “Cabina di Regia” per la grave marginalità del Comune di Brescia, a cui Caritas Diocesana prende parte, quale sede istituzionale in cui le diverse realtà/organizzazioni che operano in questo ambito si incontrano in modo stabile per coordinare i diversi interventi sulla città. In queste settimane è stato avviato un primo intervento di ricognizione volto ad individuare, in collaborazione con diverse realtà di servizio e con il Corpo della Polizia municipale, i luoghi maggiormente sensibili della città.