Una città giusta e solidale
Classe 1983, Tommaso Gaglia ha iniziato ad occuparsi di politica nel 2008 come consigliere della circoscrizione ovest. Nel 2013 e nella successiva tornata è stato eletto consigliere comunale nelle file del Pd, di cui è segretario cittadino dal 2018.
La campagna elettorale di Laura Castelletti è imperniata sullo slogan “Brescia, sì grazie!”: come verrà realizzato in pratica nei prossimi anni?
Innanzitutto in una città giusta e solidale. In questi anni, anche a Brescia, sono aumentate le povertà e le solitudini, soprattutto degli anziani. La nostra città ha un tessuto associativo e di Terzo Settore ricchissimo, e il Comune offre servizi di qualità con una spesa pro capite superiore alla media nazionale, ma dobbiamo fare uno sforzo straordinario. Bisogna integrare sempre più a livello territoriale i diversi servizi, fornendo al cittadino un punto di riferimento chiaro nella propria zona per servizi anagrafici, infanzia e scuola, servizi culturali, politiche giovanili, servizi assistenziali e sociali, coordinamento delle forme associative, di volontariato e partecipative. La Regione deve investire finalmente sulle Case della comunità, per una sanità territoriale vicina al cittadino: lì il Comune può intervenire e coordinare i propri servizi con quelli sanitari, nell’ottica di un welfare comunitario.
Sul tema del verde e della sostenibilità quali passi occorre fare?
Abbiamo lavorato tanto: bonifiche, parco delle cave, allacciamento delle acciaierie al teleriscaldamento, osservatori sulle questioni problematiche, zero consumo di suolo. Dobbiamo completare le bonifiche delle aree pubbliche e sostenere l’azione del Commissario per la bonifica definitiva dell’area Caffaro. Dobbiamo completare l’abbraccio verde della città, in particolare con la forestazione lungo tangenziale e autostrada che è già iniziata. I prossimi anni saranno dedicati soprattutto alla realizzazione della prima linea del tram. Continueremo a chiedere a Regione e Stato di investire per prolungare la metropolitana in Valtrompia. Sulla ciclabilità abbiamo fatto tanto, bisogna ora dare continuità.
Si guarda a una città vitale e rigenerata...
Abbiamo scommesso sul consumo di suolo zero, puntando sulla rigenerazione. Penso agli interventi in via Milano, alla nuova stazione dei pullman di via Solferino o al recupero degli edifici del Castello. Abbiamo in città ancora tante aree da rigenerare, bisogna proseguire su questa strada per fornire servizi ai cittadini e rendere vitale la città. Crediamo di aver trasformato il volto della città in questi anni: chi viene da fuori resta stupito per una Brescia che non si aspettava. Bisogna lavorare sulla qualità del vivere: servizi di prossimità, verde, mobilità, partecipazione e cultura. La nostra città è tornata attrattiva anche per le giovani coppie e si sta ripopolando, ma è un percorso che va sostenuto con politiche coerenti, perché Brescia diventa un luogo bello per vivere e creare una famiglia se propone una rete di servizi di qualità diffusi in tutti i quartieri. Stesso discorso per la città universitaria, che è un grande investimento da continuare, per attirare studenti ma anche ricercatori e studiosi, per alimentare un circolo virtuoso
