Un figlio? Non è il momento adatto...
La denatalità diventa una questione sempre più problematica
Che il tema della denatalità sia di quelli urgenti lo si capisce dal numero di ricerche e di indagini messo in campo. Secondo studi demografici e sociologi la progressiva riduzione della propensione al figlio che le giovani donne (la tendenza non è certa diversa nell’universo maschile) è condizionata da diversi fattori: difficoltà economiche, tempi sempre più lunghi per entrare in modo stabile nel mondo del lavoro, carenza di servizi e tanto altro ancora. Senza la pretesa del rigore scientifico che caratterizza gli studi più importanti, anche “Voce” ha cercato di sentire sulla questione il parere di giovani bresciane (una ventina quelle che hanno risposto in modo anonimo).
Semplice il questionario messo a punto e sottoposto a ragazzi tra i 18 e i 28 anni. Un primo dato interessante è quello relativo all’attenzione che hanno per il tema della maternità: non è problema che “appassiona” tra i 18 e i 20 anni; qualche interesse in più lo dimostrano le ragazze tra i 21 e i 23 anni, mentre diventa oggetto di discussione vera e propria tra i 24 e i 28, la fascia d’età in cui solitamente si abbandona il mondo degli studi per addentrarsi in quello della professione. Il 60% delle intervistate infatti appartiene alla categoria delle studentesse, anche se molte di loro (il 75%) hanno già contatti con il mondo del lavoro. Il 30% delle giovani ha già una sua occupazione. Non una alla domanda “Cosa voglio dalla vita, quali sono le mie priorità”, ha messo al primo posto il desiderio di avere un figlio: prioritario è invece concludere con successo il percorso di studio, trovare una stabilità professionale e affettiva, la soddisfazione economica…. Poche quelle che l’hanno indicato nella lista delle priorità. Perché? Per limiti economici, professionali, per dichiarato disinteresse nei confronti della maternità. Per tutte, comunque, quello attuale “non è il momento adatto per fare un figlio”.