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Brescia
di REDAZIONE 03 nov 2020 12:19

Un enzima contro il Melanoma cutaneo

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La ricerca del team bresciano coordinato dal prof. Marco Presta ha dimostrato che l’enzima GALC è in grado di modulare la crescita e l’attività metastatica del melanoma cutaneo.

Lo studio, finanziato da AIRC e supportato da diversi gruppi di ricerca italiani e stranieri, è stato appena pubblicato sul numero di settembre della prestigiosa rivista Cancer Research, dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro.

Lo studio di un team di ricercatori del Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Università degli Studi di Brescia, coordinato dal prof. Marco Presta, ha scoperto come un enzima, denominato GALC, giochi un ruolo importante nella crescita del melanoma cutaneo, uno dei tumori della pelle attualmente più noti e resistenti alle terapie.

La ricerca - pubblicata sul numero di settembre della prestigiosa rivista Cancer Research, organo dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro (AACR) – è stata finanziata dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e ha coinvolto diversi gruppi di ricerca in Italia e nel Mondo, come il Dipartimento dell'emergenza e dei trapianti di organi dell’Università di Bari, il laboratorio diretto dalla prof.ssa Gemma Fabrias dell’Istituto di Chimica Avanzata dell’Università della Catalogna e quello del prof. Thierry Levade del Centro di Ricerca sul Cancro di Tolosa.

Il melanoma cutaneo è un tumore della pelle che colpisce i melanociti, ovvero le cellule responsabili della produzione della melanina, un pigmento che protegge dagli effetti dannosi delle radiazioni solari. In Italia i nuovi casi di melanoma sono ogni anno oltre 14.000 e tali patologie rischiano di generare metastasi diffuse difficilmente curabili se diagnosticate tardivamente.

Lo studio bresciano, condotto dalla dott.ssa Mirella Belleri, dimostra come l’enzima GALC, coinvolto nel metabolismo di una particolare classe di lipidi, tra cui il ceramide, risulti essere presente in quantità elevata nelle forme più avanzate di melanoma, dimostrandosi per questo strategico nella modulazione della crescita e nell’attività metastatica del tumore. Esperimenti di ingegneria genetica hanno dimostrato come il blocco della produzione di GALC induca un accumulo di ceramide in cellule di melanoma murino e umano. Questo causerebbe il rallentamento della crescita del tumore e l'inibizione della sua capacità di originare metastasi in modelli preclinici.

L’enzima GALC sembra pertanto rappresentare un bersaglio terapeutico per lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di bloccare la crescita del melanoma cutaneo.

REDAZIONE 03 nov 2020 12:19