Un'associazione per il futuro del Monte Maddalena
La Giunta comunale di Brescia ha approvato le bozze dello statuto e dell’atto costitutivo dell’Associazione Fondiaria Monte Maddalena che saranno proposte al Consiglio Comunale.
Gran parte del Monte Maddalena è di proprietà privata e dunque non gestibile direttamente dal Comune o dal Parco delle Colline Bresciane. Pur avendo grandi superfici a disposizione, i proprietari privati non hanno comunque attuato, negli anni, significativi interventi di gestione dei propri boschi, oggi sostanzialmente abbandonati.
"L’associazione fondiaria - riporta una nota diffusa dal Comune - della quale possono far parte soggetti pubblici e privati, rappresenta uno strumento concreto per coinvolgere i privati nella gestione del bosco in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica, cercando così di ovviare all’abbandono dei boschi. L'associazione non avrà fini di lucro e raggrupperà i proprietari dei terreni agricoli, boschivi o pastorali del Monte Maddalena e del Colle di San Giuseppe che ricadono all’interno del territorio comunale. Questa realtà consentirà di attivare una gestione dei terreni di tipo collettivo, in grado di ottimizzare il rendimento e aumentare la sicurezza idrogeologica, geomorfologica, contro gli incendi e le avversità di tipo fitosanitario".
Grazie al bando sulla strategia di transizione climatica “Un filo naturale”, sono stati destinati a questo progetto 238mila euro da impiegare nella costituzione dell’associazione fondiaria, la redazione del piano di gestione e per attuare i primi interventi di miglioramento forestale sui terreni di privati che aderiranno. È una sfida che il Comune ha deciso di cogliere così da investire con lungimiranza sul patrimonio boschivo e realizzare opere di manutenzione in grado di ridurre i rischi di dissesto idrogeologico e di incendio boschivo in una logica di cooperazione tra pubblico e privato.