Un aiuto per le scuole brasiliane
Un progetto triennale “Wash in School 36” per migliorare le condizioni igienico sanitarie in 36 scuole comunali di Anapolis (Brasile): attori della convenzione, sottoscritta a novembre con validità triennale, Acque Bresciane e Fondazione Sipec, per un impegno complessivo di oltre 45mila Euro.
Un ponte fra Brescia e il Brasile in nome di una risorsa scarsa e strategica come l’acqua; il 25% della popolazione mondiale si trova già oggi in una condizione di stress idrico, ovvero con concreta difficoltà – se non impossibilità – a utilizzare acqua di qualità. Questo nonostante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia dichiarato l’accesso all’acqua pulita e sicura un diritto essenziale per la vita e per la dignità umana, fin dal 2010.
Il progetto “Wash” è stato avviato nel 2018 da Fondazione Sipec e CeTAmb LAB e si articola in diversi step. Raccordo fra il territorio bresciano e il Brasile è stata fin da subito Carmencita Tonelini, che all’Università di Brescia ha frequentato un dottorato in Ingegneria in Metodologie e tecniche appropriate nella cooperazione internazionale allo sviluppo (DICACIM) presso il CeTAmb LAB ed è presidente della ONG 4 Elementos. La giovane ha realizzato ad Anapolis, grazie a Fondazione Sipec, un sistema per trattare le acque di scarico in una scuola rurale dove era emersa una forte contaminazione dell’acqua da Escherichia coli. La scelta è caduta su un bacino di evapotraspirazione, un serbatoio impermeabilizzato che rappresenta una tecnologia ecologica e di basso costo. Il sistema permette di trattare le acque reflue, riciclare l’acqua e, grazie a batteri “buoni”, produrre micronutrienti per le piante che vengono coltivate sopra il serbatoio, in questo caso alberi di banane che producono anche cibo.
Nel biennio 2018/2019 il progetto Wash ha interessato 12 scuole di Anapolis e le ultime analisi hanno dimostrato che la contaminazione, che all’inizio del progetto riguardava il 58% dei siti, si è azzerata. Gli ulteriori passi vedranno Acque Bresciane impegnata a finanziare il lavoro di un educatore ambientale, nell’azione educativa dei ragazzi attraverso tre fumetti (sugli argomenti: acqua, rifiuti e igiene) e altri materiali, nella fornitura di dispenser e di sapone, ma anche in campo tecnico, con la creazione di un’app che consente di monitorare il sistema di gestione dei filtri. Con Fondazione Sipec, Acque Bresciane si adopererà per il risanamento di tre sorgenti, realizzando uno studio di fattibilità, una campagna di sensibilizzazione e la piantumazione di 1.500 alberi, nonché della realizzazione di materiale video. Fondazione Sipec si occuperà inoltre della pubblicazione finale del progetto.
“Il prezioso sostegno di Acque Bresciane al progetto WASH in Schools - ha commentato Carmencita Tonelini - avrà un impatto positivo in quanto sará possibile replicarlo in 36 scuole in 3 anni e svilupperemo buone pratiche educative, volte a fornire acqua trattata per migliorare le condizioni di vita degli studenti e migliorare le condizioni infrastrutturali dei servizi igienico-sanitari di base. Questo farà la differenza per più di 15mila bambini”.
“La sostenibilità deve essere praticata nel lungo periodo e ad ampio raggio – ha commentato Gianluca Delbarba, presidente di Acque Bresciane -. La sostenibilità, riferita in particolar modo all’acqua, sarà globale, planetaria, o non sarà: per questo in ossequio all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, Acque Bresciane ha scelto di impegnarsi a sostegno di comunità in cui l’accesso all’acqua potabile non è ancora un diritto riconosciuto”.
Fondazione Sipec è da sempre sensibile al tema del corretto utilizzo della risorsa acqua e lo ritiene prioritario negli interventi di cooperazione allo sviluppo. Assicurare la disponibilità di acqua sicura nei paesi a risorse limitate è presupposto indispensabile rispetto ad altri, pur essenziali, interventi finalizzati ad assicurare cibo, educazione, infrastrutture. L’acqua sicura è un bisogno umano fondamentale e un diritto umano basilare.
Fra i partner dell’iniziativa, oltre alla ONG 4 Elementos, la Prefettura di Anapolis, il laboratorio CeTAmb LAB dell’Università degli Studi di Brescia, lo Studio architectura Viva, l’Università statale di Goias, Istituto Federale di Goiás, il sindacato dei metallurgici di Anapolis e Aqualit saneamento.