Ucraina: Brescia c'è
Mentre il mondo continua a essere in ansia per la guerra scatenata dalla Russia, parte la mobilitazione per accogliere le centinaia di migliaia di persone in fuga dalle bombe e per assistere chi non può lasciare il Paese. La raccolta di fondi della Caritas e l'avvio della macchina per l'accoglienza, con l'incontro del Coordinamento dei Progetti Sai
Mentre in Ucriana continuano a cadere le bombe che producono morte e distruzione e il mondo guarda con attesa al secondpo ruond dei negoziati tra Russia e Kiev, dopo il sostanziale nulla di fatto dell'incontro tenutosi ieri a Gomel dove le due parti si sono scambiate le reciproche condizioni per porre fine al conflitto con la Russia che ha chiesto la neutralità dell'Ucraina e il riconoscimento della socranità russa sulla penisola della Crimea, mentre l'Ucrania ha posto come condizioni l'immediato cessate il fuoco e il ritiro dell0esercito russo dal proprio terrotorio, la comunità internazionale si è messa per cercare soluzioni al problema umanitario che la guerra sta causando con la fuga di centinaia di migliaia di persone dell'Ucraina.
A che a Brescia la macchina della solidarietà si è messa in moto, prima con qualche iniziativa privata, e poi con alcuni "attori" istituzionali dell'aiuto e dell'accoglienza. Ieri mattina si è tenuta in Broletto, coordinato dal presidente Samuele Alghisi, la riunione del Coordinamento dei Progetti SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione del Ministero dell’Interno) che dal 2016 rappresenta i Comuni e gli enti gestori dei 12 Progetti SAI della Provincia di Brescia, con l’ Amministrazione Provinciale di Brescia.
Il Coordinamento ha mostrato grande attenzione alledelle persone in arrivo al fine di offrire un primo supporto in particolare in merito alle necessità legate all’ assistenza legale per la richiesta di asilo, e ai Comuni in caso siano interessati a capire come aderire al Sistema di Accoglienza e Integrazione.
L’ Amministrazione Provinciale e il Coordinamento stanno lavorando per concordare quale supporto sia possibile offrire ai territori e alle Istituzioni per facilitare l’attivazione di quanto è necessario per accogliere le persone e le famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina, in stretta collaborazione con Questura e Prefettura.
In attesa di indirizzi operativi a livello nazionale che dettino le norme per l’inquadramento delle persone in arrivo o già arrivate dall’ Ucraina, il Coordinamento ha invitato tutte le amministrazioni comunali bresciane ad aderire al Sistema di Accoglienza e Integrazione per una risposta più efficace al dramma umanitario che si sta consumando in Ucraina.
Pienemante operativa è anche la macchina della Caritas diocesana che si è attivata per una raccolta fondi per la gestione dell’emergenza.DA piazza Martiti di Belfiore è anche giunto l'invoto alle comunitòà della diocesi perché valutino la disponibilità di spazi adeguati per l’accoglienza che sarà gestita da Caritas Diocesana, tramite la cooperativa Kemay.
Per la raccola fondi, specificando come causale "Emergenza Ucraina", gli interessati possono utilizzare i consueti canali che la Caritas mette a disposizione per operazioni di questo tipo: il c/c postale n° 10510253 intestato a Caritas Bresciana; il c/c bancario intestato a Diocesi di Brescia – Ufficio Caritas presso BPER Banca, IBAN: IT 65 L 05387 11205 000042708650; c/c bancario intestato a Fondazione Opera Caritas San Martino – ramo Onlus presso Banca Intesa Sanpaolo, IBAN: IT 82 C 03069 09606 100000002695