Tumore al pancreas: c'è Arianna
Una App messa a punto dalla Fondazione Poliambulanza per accompagnare i pazienti e le loro famiglie nella gestione di tutte le fasi di contrasto a una patologia sempre più diffusa
È una vera e propria guida per il paziente colpito da tumore del pancreas. Il suo obiettivo è aiutare chi si appresta a sottoporsi a un complesso intervento chirurgico, spiegando nel dettaglio tutte le fasi, da prima del ricovero fino al ritorno a casa. Si chiama VisioMedic, ed è la prima app messa a punto per la Fondazione Poliambulanza di Brescia, polo ospedaliero di riferimento in Italia, dove vengono eseguite più di 50 resezioni pancreatiche l’anno. Grazie ad un avatar, Arianna, l’applicazione accompagna virtualmente il paziente e i suoi familiari attraverso tutte le fasi dell’intervento, fornendo informazioni sulla preparazione, sulla struttura ospedaliera, sull’operazione vera e propria e sulla gestione della vita quotidiana dopo la dimissione. Anima del progetto sono Edoardo Rosso, direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale e specialistica di chirurgia del pancreas e del fegato e Marco Garatti, responsabile dell’unità specialistica di chirurgia epatobiliopancreatica.
“Abbiamo voluto fortemente questa app per il nostro ospedale - spiega Edoardo Rosso – dobbiamo informare i pazienti e le loro famiglie non solo sulle più moderne tecniche chirurgiche, ma anche sul periodo precedente il ricovero e successivo all’intervento”. “Un aiuto concreto per una neoplasia che nell’ultimo decennio, è cresciuta in modo vertiginoso: i casi di tumore al pancreas sono più che raddoppiati, passando da 144.859 del 2008 a circa 365mila nel 2017 - sottolinea Alberto Zaniboni, direttore dell’Oncologia medica della Poliambulanza -. Un aumento preoccupante che non ha risparmiato l’Italia dove, nel giro di quindici anni, i casi sono aumentati del 59%: nel 2002 erano 8.602, nel 2017 sono stati 13.700. Avanti di questo passo, secondo le stime, nel 2020 nel mondo si conteranno 418mila malati di tumore al pancreas”. Fumo, obesità, vita sedentaria ed età rappresentano i principali fattori di rischio di una neoplasia che, a livello globale, conta oggi circa 1.000 nuove diagnosi al giorno. Diagnosi che sconvolge il malato e la sua famiglia, disorientati di fronte a una patologia così importante e complessa. Proprio per questo la app rappresenta un concreto modo di venire incontro ai dubbi, paure, ansia, proponendo consigli pratici e spiegazioni comprensibili da tutti.
“Per la prima volta in Italia mettiamo a disposizione questa applicazione – sottolinea Alessandro Signorini, direttore generale di Poliambulanza – che rientra nel processo di digitalizzazione del percorso di cura e rivoluziona il rapporto fra paziente e struttura ospedaliera che Poliambulanza sviluppa da diversi anni in una logica Smart Hospital”.
VisioMedic, realizzata con il contributo non condizionato di Takeda, è scaricabile gratuitamente da Apple Store per i dispositivi iOS e da Google Play per gli utenti di Android, ed è accessibile al pubblico tramite username e password. Dopo aver eseguito l’autenticazione, è sufficiente muovere il device sopra la brochure fornita dalla struttura ospedaliera per attivare sia video e informazioni pratiche, ad esempio sulla dieta raccomandata e sui dettagli logistici, sia approfondimenti più complessi, relativi ad esempio alle funzionalità pancreatiche e ai dettagli dell’intervento vero e proprio.
I materiali messi a disposizione su VisioMedic sono semplici e di facile comprensione, per informare e tranquillizzare il paziente, modulari, perché consultabili singolarmente e soprattutto guidati, grazie alla presenza dell’assistente virtuale che accompagna il paziente lungo tutto il percorso.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito, con un partner d’eccellenza come la Fondazione Poliambulanza, allo sviluppo di questa app, che conferma quanto sia importante implementare soluzioni capaci di avvicinare le strutture ospedaliere al paziente - dichiara Alfonso Gentile, direttore medico Takeda Italia - VisioMedic va esattamente in questa direzione: rende la persona che si appresta a sottoporsi a un’operazione chirurgica, informata, consapevole e rassicurata dal supporto della realtà ospedaliera, anche dopo il ritorno a casa. L’innovazione digitale, settore in cui Takeda crede fortemente, si conferma fondamentale per offrire ai pazienti nuovi servizi e strumenti di grande utilità”.