Troppe polveri sottili: scatta il blocco
Da questa mattina a Brescia e in tutti i Comuni che hanno sottoscritto il Protocollo per la qualità dell'aria le misure per cercare di contrastare l'inquinamento atmosferico, mentre la Provincia incontra gli amministratori dei territori su cui insistono criticità ambientali
Sono scattate questa mattina a Brescia, nei Comuni dell’Hinterland che hanno sottoscritto il protocollo della qualità dell’aria, le misure straordinarie ero il contenimento dell’inquinamento atmosferico. A 48 ore dal superamento per il settimo giorno consecutivo della presenza di 50 microgrammi di polveri sottili per metrocubo (le centraline dell’Arpa hanno registrato un valore medio di 167,5 microgrammi, ndr) sono entrate in vigore le misure previste dal protocollo: i veicoli Euro 0 a benzina e i diesel Euro 0, 1 e 2 non potranno circolare dalle 7,30 alle 19,30 sabato e festivi compresi. Lo stop per i diesel Euro 3 non provvisti di filtro antiparticolato, invece, non potranno circolare dalle 9 alle 17. Riscaldamento giù (temperatura massima a 19 gradi). Le misure potrebbero farsi ancora più stringenti se nei prossimi giorni la situazione non dovessero migliorare, come lasciano intuire le previsioni meteo elaborate per l’ultima parte della settimana.
Le limitazioni sono in vigore, oltre che a Brescia, anche Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Castegnato, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Desenzano, Flero, Gardone Val Trompia, Gussago, Lumezzane, Mazzano, Nave, Nuvolento, Nuvolera, Ospitaletto, Palazzolo sull’Oglio, Passirano, Rezzato, Roncadelle, San Zeno Naviglio, Sarezzo e Villa Carcina .
Non è soltanto la qualità dell’aria a preoccupare nel Bresciano. Il contrasto all’eccessiva concertazione di polveri sottili non fa passare in secondo piano le altre emergenze ambientali. È in questa prospettiva di attenzione che si colloca l’avvio di una serie di incontri promossi dalla Provincia con gli amministratoti dei territori in cui si registrano criticità ambientali. Il primo incontro ha visto ieri il confronto tra il presidente Mottinelli e il sindaco di Montichiari, Mario Fraccaro e l’Assessore all’Ambiente Maria Chiara Soldini, sul cui Comune, insistono diverse discariche, 4 attive su un totale di 11.
Dall’incontro è emersa la volontà di interpellare Regione Lombardia affinché l’Arpa, insieme all’Ats, dedichi un’attenzione particolare ai problemi che vive la provincia di Brescia, un territorio vasto e industrializzato, che necessita quindi di una sensibilità maggiore rispetto alle esigenze che possono avere altri territori lombardi.
Per questo è intenzione del Presidente Mottinelli organizzare al più presto un tavolo di lavoro in presenza dell’Assessore Regionale Claudia Terzi, per affrontare tutti i temi di competenza regionale legati all’ambiente e affrontare le problematiche bresciane.
Nelle prossime settimane proseguiranno gli incontri con il sindaco il sindaco di Brescia per la situazione della Caffaro, il sindaco di Berzo Demo per la Ex Selca, i sindaci interessati dalla cava Macogna, i Comuni di Mazzano e Calcinato e altri che ne faranno richiesta.