Tra storia, innovazione e futuro
Finita la maturità è caccia alle matricole. L’Università cattolica offre la versione rinnovata del “Dams”, Disciplina delle arti, dei media e dello spettacolo e un innovativo corso in “Scienze turistiche e valorizzazione del territorio”, con l’occhio ben rivolto agli sbocchi professionali
Finita la maturità è caccia alle matricole. L’Università cattolica offre la versione rinnovata del “Dams”, Disciplina delle arti, dei media e dello spettacolo e un innovativo corso in “Scienze turistiche e valorizzazione del territorio”, con l’occhio ben rivolto agli sbocchi professionali. L’obiettivo è attrarre nuovi iscritti, proponendo corsi in continuità con quella che è la storia e la tradizione dell’Ateneo di via Trieste, ma anche con offerte adeguate alle mutate esigenze del mondo del lavoro. Da “Stars”, Scienze e tecnologie delle arti e dello spettacolo a Dams. “La logica di questo tipo di corsi - spiega il coordinatore didattico Massimo Locatelli – è quello di formare professionisti del mondo della comunicazione e dello spettacolo. Questo mondo professionale cambia spesso, ogni tanto occorre rivedere i nostri progetti formativi in modo da adeguarli ai cambiamenti del mercato e delle logiche del mondo della comunicazione. Di fatto il nuovo Dams esprime questo adeguamento dei piani di studio a quello che il mercato sembra volere da noi docenti che forniamo i futuri professionisti”.
Un ritorno alle origini con il necessario adeguamento. “La vecchia ripartizione arte, media e spettacolo aiuta a esprimere questo. Lo studente deve essere multidisciplinare, conoscere il linguaggio del digitale in tutti i casi. Tutti hanno a che fare con il mondo e i linguaggi del digitale e dell’audiovisivo. Spingiamo ancora più di prima su queste competenze interdisciplinari che gli studenti devono acquisire. Tre profili condivisi e tutti imparano gli uni dagli altri, sapendo fare più cose. Anche se poi con i percorsi di specializzazione si possono seguire le proprie inclinazioni e passioni”. Una proposta che risponde alle esigenze del mercato e alle sollecitazioni dei professionisti che collaborano nella formazione. “Il territorio ha un tessuto economico importante che ha molte necessità comunicative. Una opportunità da cogliere per professionisti preparati”. La seconda proposta fa leva sull’importanza del comparto turistico per il nostro territorio e più in generale per l’intero Paese perchè riguarda non solo l’aspetto economico, ma anche quello culturale, che è legato al valore stesso della nostra civiltà. “Un settore che non è in crisi - afferma il coordinatore Guido Lucarno – ma che va gestito al meglio per non perdere posizioni soprattutto sul mercato internazionale come successo in passato. Su questi temi attorno a Brescia dal punto di vista formativo c’è il vuoto”. Un corso interdisciplinare che, oltre alla preparazione di base in storia dell’arte, storia e storiografia locale, geografia, giurisprudenza ed economia, sociologia e psicologia, aggiunge competenze operative negli strumenti di comunicazione, nei mezzi tecnologici ed informatici per l’elaborazione dei dati inerenti il fenomeno turistico, nella sua interpretazione economica e territoriale. Particolare attenzione è data allo studio di due lingue straniere orientate alla comunicazione turistica. “Gli sbocchi professionali sono numerosi sia nelle imprese private che nella pubblica amministrazione. Il nostro corso è molto pragmatico, orientato al fatto che i ragazzi siano subito spendibili nel mondo del lavoro”. Info su: entraincattolica.unicatt.it.