Tpl: tutto pronto per la campanella
Bragaglio: 850 corse al giorno (in due turni) per garantire l'arrivo a scuola degli studenti. La sperimentazione di 13 istituto del Bresciano
Dopo settimane di confronto tra Stato e Regioni, nei giorni scorsi è arrivata la decisione: i mezzi pubblici che gli studenti usano per raggiungere i loro istituti scolastici dal 14 settembre potranno viaggiare con una percentuale di occupazione pari all’80% delle loro capacità massima. All’ipotesi, grazie anche al lavoro fatto nelle scorse settimane con gli “web team” promossi dalla Prefettura, l’Agenzia Tpl di Brescia stava già lavorando da tempo. “Sin dall’avvio del nuovo anno scolastico – afferma Claudio Bragaglio (nella fot0), presidente dell’Agenzia – riusciremo a garantire le 850 corse (con 750 mezzi) necessarie per portare a scuola la popolazione scolastica bresciana, rispettando le indicazioni di sicurezza stabilite dal comitato tecnico-scientifico (distanziamento e uso obbligatorio delle mascherine per viaggi superiori ai 15 minuti)”. Con le due principali realtà che svolgono il servizio (il gruppo Arriva-Sia e Brescia Trasporti) è stato concordato un piano, condiviso anche con il mondo della scuola: prevede che il trasporto degli studenti venga garantito in due turni diversi: il primo per l’entrata in classe delle 8 e il secondo per le 10, come deliberato dalle autorità scolastiche per gli istituti superiori. Novità delle ultime ore è che un gruppo di 13 istituti superiori del Bresciano hanno scelto di optare per il solo turno delle 8, prevendo la presenza del 50% degli studenti in classe e l’altro 50% collegato da casa con la didattica a distanza. Quello raggiunto, sia per i numeri di passeggeri che per la vastità e la complessità del territorio bresciano, è sicuramente un risultato importante possibile, ricorda Bragaglio, anche grazie al superamento di alcuni nodi critici che nulla hanno a che fare con l’emergenza coronavirus, a partire dal contributo in capo alla Provincia che sino a qualche settimana fa sembrava in forse. A oggi, anche se per la prima parte dell’anno il servizio dal punto di vista economico è stato messo in sicurezza, quello delle risorse sembra essere il vero problema del trasporto pubblico locale.
Per questo nelle scorse settimane Bragaglio e il direttore dell’Agenzia del Tpl di Brescia hanno preso carta e penna e hanno scritto al ministro per le infrastrutture Paola De Micheli e al sottosegretario all’Economia Misiani per invitarli a considerare il trasporto pubblico locale, che oggi catalizza l’80% della mobilità nazionale, come una vera e propria grande opera, una infrastruttura che deve essere sostenuta anche facendo ricorso a parte di quelle risorse che l’Europa ha assegnate dall’Italia con il Recovery Fund. Alcuni primi timidi segnali sono giunti e questo fa ben sperare. “Solo in questo modo – continua rinfrancato Bragaglio – riusciremo a dare a questo servizio tutte quelle sicurezza che merita”. Per ora, però, si guarda al con particolare attesa al 14 settembre. Come afferma il direttore dell’Agenzia, Alberto Croce, solo con la prima corsa sarà possibile capire se il piano messo a punto funziona. “Le decisioni a cui siamo giunti per questo anno tanto particolare – afferma Croce – trovano fondamento su proiezioni e previsioni. La tenuta del piano dipende dal numero degli studenti che effettivamente usufruiranno del servizio. Ad ogni modo siamo pronti anche per fare fronte a questa elasticità”.