Torneranno a suonare le campane
Un’operazione legata anche al ricordo. Si può contribuire al restauro del concerto delle campane della chiesa di Cristo Re nel nome di un familiare scomparso a causa del Covid-19 (Iban: IT74K0103011200000000777105)
Da circa 3 mesi il concerto delle campane della chiesa di Cristo Re, nello storico quartiere di Borgo Trento, non suona più. La situazione di disagio avvertita dalla comunità, soprattutto in questo periodo di emergenza, potrebbe trovare una felice conclusione entro la fine dell’anno, grazie ad un progetto di recupero predisposto dalla parrocchia. “Le campane - dichiara il parroco, don Renato Baldussi – torneranno a risuonare e a scandire con i propri rintocchi il tempo che scorre e insieme la vita dell’intero quartiere”. Il campanile è attiguo alla chiesa oggi sconsacrata dedicata a S. Giovanni Evangelista e risale al XVIII secolo. Sul campanile è installato un concerto di 5 campane fuso in due diversi periodi. Le tre originali del 1841 create dal noto fonditore Monzini di Bergamo, mentre le due maggiori del 1949 provengono dalla fonderia Colbachini di Bassano del Grappa e sostituiscono quelle originali asportate dal Governo italiano per scopi bellici. Purtroppo queste risultano particolarmente stonate rispetto alle altre, essendo addirittura di un’altra scala musicale e di fatto rovinano in modo evidente la resa acustica del concerto. Grande la soddisfazione dei residenti dello storico borgo.
“La nostra è una comunità viva, solidale – afferma la presidente del consiglio di quartiere, Beatrice Nardo – che anche in questa fase dolorosa si è adoperata, con grandi gesti di generosità, per portare aiuto ai più bisognosi. Ci è mancato il conforto delle campane, perchè un quartiere senza campane è come un tenore senza voce”. Per procedere al restauro si attende il via da parte della soprintendenza. “I lavori - spiega l’architetto Marco Lodrini, titolare dell’omonimo studio che ha stilato il progetto – vedranno lo smantellamento di tutte le campane per un restauro generale. L’originario castelletto che le sostiene verrà sostituito con l’inserimento di ammortizzatori. Verrà anche ripristinato l’orologio originario. Infine verrà rifatto l’intonaco”. Si tratta di un’operazione legata anche al ricordo. “Sul modello della campana Maria Dolens di Rovereto – conclude don Baldussi – che ogni giorno fa memoria dei caduti di tutte le guerre, suoneremo la campana più grande ogni giorno, nel tardo pomeriggio, a ricordo di tutte le vittime del coronavirus. L’intenzione è anche di inserire altre tre nuove campane, per poter eseguire un concerto completo”. Chiunque può contribuire al restauro con una donazione (Iban: IT74K0103011200000000777105) nel nome e nel ricordo di un proprio familiare scomparso.