Per… corri la pace sulle strade della Calabria
Dall'11 al 15 settembre la 14esima edizione del progetto di educazione alla pace promosso dall’Unione Sportiva Acli di Brescia e dalle Acli provinciali. 112 i partecipanti
Dal Tirreno allo Jonio e dallo Jonio al Tirreno attraversando Serra Centrale e Sila: è questo l’impegnativo percorso – seppur indubbiamente piacevole dal punto di vista paesaggistico – della quattordicesima edizione di “Per… corri la pace”, un progetto di educazione alla pace e alla legalità che si concretizzerà quest’anno dall’11 al 15 settembre prossimo in un viaggio, in bicicletta e a piedi, organizzato dalle Acli provinciali e dalla Unione Sportiva Acli di Brescia. Sarà in tutto un percorso di 560 chilometri che gli 84 ciclisti e i 10 runner (assieme a 18 accompagnatori di supporto) percorreranno in Calabria superando un dislivello totale di 7.750 metri, attraversando 81 Comuni.
“E’ questa la nostra quattordicesima edizione – ha detto Andrea Franchini della segreteria delle Acli provinciali – che ci porta in Calabria dopo aver affrontato in passato, in Italia e all’estero, vari attraversamenti che ci hanno accompagnato nel raggiungere mete e personaggi che oggi hanno, e hanno avuto anche in passato, un ruolo e un impegno importante nella lotta alle organizzazioni mafiose per una divulgazione di un’idea globale di pace”. Come è nata questa iniziativa? “Il tutto nasce nel 2011 – dice ancora Franchini – al nostro ritorno dalla Perugia Assisi che proprio in quell’anno festeggiava la sua cinquantesima edizione (la prima Perugia Assisi, marcia per la pace, si tenne domenica 24 settembre 1961): ci riunimmo al nostro ritorno a Brescia e con un primo gruppetto di una trentina di bici e di dieci atleti abbiamo voluto raggiungere proprio Perugia; da quell’anno le mete, in Italia e in Europa, si sono susseguite non fermandoci neppure nei tempi della pandemia. Tra pochi giorni questa edizione 2024 ci porterà in Calabria dove tanti sono gli spunti che abbiamo trovato per collocarci in questa idea globale di pace e di legalità in una zona che per vari motivi deve fare i conti ancora oggi con le tante sfaccettature di questi problemi”. L’edizione autunnale della proposta delle Acli bresciane avrà poi – come già successo in passato – una ulteriore evoluzione con gli studenti delle scuole superiori che saranno coinvolti in un’esperienza simile nella prossima primavera: “Al ritorno dalla nostra esperienza – dice Franchini – proporremo come sempre alle Scuole Superiori un percorso simile che oltre a trasmettere la nostra esperienza permetta anche ai giovani di maturare queste esperienze e queste volontà comuni di pace e di fratellanza. Nel 2024 con i giovani siamo stati assieme in un simile percorso in terra siciliana”.
Entrando nello specifico del percorso e degli incontri che nasceranno in questa edizione 2024 di “Per… corri la pace”, Emilio Loda presidente dell’Unione Sportiva Acli e membro della Presidenza delle Acli provinciali, ha voluto sottolineare che questa è una manifestazione importante sia dal punto di vista sportivo sia per gli importanti obiettivi formativi di pace e di fratellanza: “E’ questa una manifestazione importante per le Acli sia dal punto di vista sportivo – dice Emilio Losa – sia per i tanti incontri che ci miglioreranno dal punto di vista umano accompagnandoci nel nostro sforzo sportivo su due ruote e a piedi. La nostra organizzazione proprio in questi giorni ha già attrezzato i camper e i mezzi di sostegno che ci seguiranno dall’11 settembre su quei percorsi che abbiamo ideato nei mesi scorsi con l’intento di unire obiettivi e mete di particolare importanza”. L’incontro a Lamezia Terme con don Giacomo Panizza, sacerdote bresciano dal 1976 in Calabria noto per la sua battaglia alle mafie (don Panizza vive tutt’ora sotto scorta), l’incontro col sindaco Mimmo Lucano e il momento di raccoglimento sulla spiaggia che ha visto il naufragio di Cutro sono solo alcuni dei momenti di grande intensità che segneranno le tappe dell’iniziativa bresciana.
“Per noi tutti il primo pensiero è la pace – dice don Fabio Corazzina che parteciperà anche questa edizione di “Per… corri la pace” – in un momento dove è ormai chiaro che si vuol far diventare la guerra come unico elemento chiarificatrice di ogni tensione; per noi un’iniziativa come questa delle Acli bresciane è il segno e la volontà di mantenere viva la scelta della pace e della non violenza; andando in queste terre uno dei temi che affronteremo è il non sempre facile e chiaro rapporto tra la Chiesa e la criminalità organizzata e non è certo questo un tema facile dove anche vescovi e preti sono stati più volte minacciati”.