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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 10 nov 2016 08:50

Tintoretto: il parere degli abitanti

Abbattere o ristrutturare la Tintoretto? La questione torna a tenere banco dopo l’offerta di Investire sgr che prevede un investimento di 29 milioni necessari all’abbattimento della Torre

Abbattere o ristrutturare la Tintoretto? La questione torna a tenere banco dopo l’offerta di Investire sgr che prevede un investimento di 29 milioni necessari all’abbattimento della Torre di proprietà dell’Aler al fine di avviare la costruzione, poi, di 279 appartamenti destinati all’housing sociale. “Di decisioni non ne sono state prese – aveva commentato la scorsa settimana Aldo Boifava, presidente della Commissione urbanistica in Loggia – ma di sicuro il primo atto concreto che aprirebbe alla proposta di Investire sgr è la variante al Pgt”. L’attuale Piano di governo del territorio, infatti, non prevede l’abbattimento della Torre. Nel corso del Consiglio comunale di martedì, la Loggia ha, però, dato avvio all’iter che porterà alla variante. Qual è il parere degli abitanti di San Polo? Lo abbiamo chiesto a Fabio Basile (nella foto), presidente del Consiglio di quartiere San Polo/Cimabue.

“Ho partecipato nelle ultime settimane alle Commissioni urbanistiche e stiano aspettando il rilascio della documentazione relativa allo studio di fattibilità predisposto dalla società Investire sgr e poi anche noi, come Consiglio di quartiere, nei limiti propositivi stabiliti dai regolamenti, ci esprimeremo ufficialmente”. Abbattimento o ristrutturazione che sia, l’obiettivo primario del Consiglio è la cancellazione dell’idea “che a San Polo, nelle vicinanze della Torre, ci sia soltanto degrado, vogliamo valorizzare quella parte del quartiere”. Allo stesso tempo “siamo preoccupati per quello che riguarda l’abbattimento, nello specifico la sostenibilità ambientale, i disagi che potrebbero arrecare questi lavori che dureranno per diversi mesi”. L’altro elemento sottolineato è la necessità di trovare una soluzione definitiva affinché si apra “una strada a un’eventuale trattativa per l’altra torre, la Cimabue, che anch’essa versa in una situazione particolarissima: andrebbero rifatti gli impianti idrici, quelli antincendio... Solo una settimana fa si è rotta una tubatura e sono rimasti senz’acqua, sebbene non in tutto l’edificio...”. Nel 2013 l’ultima famiglia che abitava nella Tintoretto ha traslocato. Da allora, ad esclusione della recente occupazione da parte degli attivisti del Mag. 47, la Torre è rimasta vuota. Come sente il quartiere questa presenza? “Si vive con l’ansia, la paura è che la situazione rimanga così ancora per anni. Ben venga, quindi, una soluzione come quella proposta”. Non è ancora chiaro quali saranno i lineamenti della futura struttura se dovesse andare in porto il progetto e “questo spaventa”, ma “piuttosto di perdere l’occasione, considerato il coinvolgimento di Cassa depositi e prestiti, sarebbe meglio procedere. È un decennio che si parla di un’alternativa alla Torre, ora probabilmente siamo in dirittura d’arrivo”.

ROMANO GUATTA CALDINI 10 nov 2016 08:50