Tina Leonzi: una vita a difesa dei lavori nascosti
Santina (“Tina”) Gallinari Leonzi, morta all’età di 93 anni, viene celebrata dall’associazione MOICA Donne Attive un Famiglia e Società APS di cui è stata fondatrice e prima presidente.
Il 17 settembre la giornalista pubblicista e scrittrice sarà ricordata alle 15.30 con una messa, presieduta dal Vicario Generale, mons. Gaetano Fontana, presso la chiesa di S. Maria della carità in via Musei.
L’evento prosegue alle 17, a palazzo Martinengo delle Palle (ex Corte d’Appello di Brescia), all’interno della “Sala del Camino”, per i saluti istituzionali di Laura Castelletti, Sindaco di Brescia, di Daniela Edalini, Consigliera della provincia di Brescia, di don Giuseppe Castellanelli, di Elena Bonetti, Deputata già Ministra delle Pari opportunità e della famiglia, e di Nini Ferrari, Consigliera di Parità della provincia di Brescia.
Saranno presenti anche: Linda Laura Sabbadini, Direttrice Centrale di ISTAT, Maurizio Fiasco, sociologo e Presidente di ALEA, Emilio Del Bono, Vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Enza Corrente Sutera, Vicepresidente di Forum Associazioni Familiari, Margherita Peroni, Presidente di MCL Brescia, e Ave Stefanini, Presidente MOICA Brescia.
A concludere l’evento sarà una cena sociale alle ore 20 al ristorante Raffa (corso Magenta).
Il ricordo di Tina Leonzi e delle sue battaglie per il riconoscimento di quelli che definiva “lavori nascosti” rimane vivo nel cuore di molti, che non dimenticano i risultati da lei ottenuti.
Nata il 19 settembre 1930, Santina Gallinari Leonzi ha fondato nel 1982 il MO.I.CA (Movimento Italiano Casalinghe), un’associazione politica e apartitica con radici cristiane, e sotto la sua guida l’associazione ha visto la nascita di gruppi MOICA in 130 località sparse sul territorio nazionale.
Nel 1983 è stata cofondatrice della FEFAF (Fédération Européenne des Femmes Actives en Famille), di cui divenne presidente dal 1993 al 1999, e, nel 1994, di UNICA (unione Intercontinentale Casalinghe).
È anche grazie alle sue lotte che l’INAIL, con la legge 493, ha previsto una prevenzione per le casalinghe e un conseguente aumento della risarcibilità.