Tempo d’estate, tempo di letture
Si sa, l’estate da sempre è sinonimo di relax e qual è il modo migliore per rilassarsi se non in compagnia di un buon libro? Le librerie pullulano di titoli interessanti, ma quali sono le letture più richieste dai bresciani in questo periodo?
Libreria Paoline. Per il clero, le famiglie, gli operatori pastorali, i catechisti, i professionisti, i seminaristi, gli studenti di facoltà teologiche e gli appassionati del mondo religioso che frequentano la storica libreria “Paoline” di via Gabriele Rosa, sono 57 i titoli del momento che variano dalle testimonianze incredibili di vita vissuta a quelli che hanno le donne per protagoniste. “I libri che vanno per la maggiore e che noi consigliamo – ha spiegato suor Anna Maria – sono sicuramente ‘Toccando le piaghe dell’umanità - Esperienza di un frate francescano’ di Giancarlo Paris (Edizioni Messaggero Padova) che racconta episodi reali di sofferenza vissuta; ‘Il mio testamento’ di Paolo dall’Oglio (Centro Ambrosiano) con la prefazione di papa Francesco, che raccoglie le sue conferenze inedite; ‘Il pane il vino e la bellezza - Un vescovo in cerca di complici’ di Derio Olivero (San Paolo Edizioni) che fa della tavola un luogo in cui, oggi, si può incontrare la fede; ‘La brigata fiori selvatici di Laura Cappellazzo’ (Paoline Editoriale Libri), un romanzo storico che narra delle donne che fecero la resistenza e infine ‘Vivere Dio qui e ora - La sapienza mistica di autrici del nostro tempo’ di Wanda Tommasi (Paoline Editoriale Libri) con la prefazione di Antonietta Potente”.
Tarantola. Spostandosi in via f.lli Porcellaga 4, nella storica “Libreria Tarantola 1899”, i volumi più richiesti dagli utenti medi che la frequentano (40/50 anni il target) sembrano essere principalmente: “Il libro vincitore del premio Strega 2023, ‘Come d’aria’ di Ada Adamo (Elliot) un racconto che non fa sconti, molto intenso che tratta delle difficoltà quotidiane di una madre alle prese con una figlia disabile – ha spiegato la libraia Angelica Botti – ‘Il passeggero’ di Cormac McCarthy (Einaudi) e infine ‘Weyward’ di Emilia Hart (Fazi)”.
Ferrata. In Corso Martiri della Libertà 39, alla “Libreria Ferrata” “in questo periodo, i generi più richiesti dai nostri clienti, che hanno un target medio d’età che si aggira tra i 30/40 e i 60 anni, sono principalmente i gialli, a seguire le saghe famigliari e i romanzi storici – ha spiegato la proprietaria Ivana Ferrata –. Oltre al Premio Strega 2023, vanno molto ‘Madre d’ossa’ di Ilaria Tuti (Longanesi); ‘Al di qua del fiume’. Il sogno della famiglia’ Crespi di Alessandra Selmi (Nord); La correttrice di Emanuela Fontana (Mondadori) e ‘Tre ciotole - Rituali per un anno di crisi’ di Michela Murgia (Mondadori)”. Tanti i titoli del momento, un po’ meno i numeri di chi oggi si reca fisicamente in libreria a comprarli, complice la pandemia che ha fatto schizzare al primo posto il metodo d’acquisto online mettendo così a dura prova i negozi che però si stanno ingegnando per diventare più attrattivi. C’è chi si è specializzato creando all’interno della propria libreria “sia un bar sia un reparto molto fornito con libri importanti anche dall’estero dedicati all’arte, alla moda, alla fotografia e al design, oltre che uno solo di libri storici su Brescia” ha spiegato Ivana Ferrata.
Eventi. C’è chi, invece, oltre a essere una casa editrice, offre anche corsi, eventi e “letture animate dedicate ai più piccoli” ha spiegato Angelica Botti della libreria Tarantola e chi punta sui giovani: “È dall’anno scorso che puntiamo sul far si che la nostra libreria diventi sempre più un punto d’incontro e riscoperta della fede – ha affermato suor Anna Maria –. Come tutte le librerie fisiche, anche noi soffriamo l’online che si impone, per questo collaboriamo con le scuole e le parrocchie organizzando incontri insieme agli autori”.
Turisti in libreria. E i turisti di passaggio in città si recano nelle librerie? Parrebbe di sì, molti per comprare le classiche guide turistiche della città, alcuni però oltre a quelle “acquistano anche qualche gadget religioso, bracciali o immagini di San Paolo VI” ha affermato suor Anna Maria.