Spedali Civili: le preoccupazioni del PD
Nella sede bresciana del Partito Democratico Miriam Cominelli, Emilio Del Bono e Michele Zanardi hanno espresso la loro viva preoccupazione nel constatare il rallentamento del progetto che ha quale centro di interesse la riqualificazione e il rinnovamento di alcune parti vitali degli Spedali Civili di Brescia.
Miriam Cominelli è Consigliere in Regione Lombardia, Emilio Del Bono fa parte dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e Michele Zanardi è il segretario provinciale del PD: i tre hanno incontrato la stampa bresciana per esprimere, senza alcun tono polemico o di aperta contrapposizione per i diversi schieramenti politici, i loro timori sulla considerazione dei tempi che si stanno allungando nella messa a terra di un progetto così importante per Brescia e la sua provincia. Gli Spedali Civili di Brescia – è stato ricordato – sono uno dei fulcri operativi di maggior rilievo (i dipendenti sono oltre 7.000) e non vano certo tralasciati gli aspetti legati a questa struttura che impattano sul welfare, sulla buona sanità e sull’aspettativa di cura della persona: in tal senso qualsiasi intervento organizzativo e di struttura sul “pubblico” della Sanità locale necessariamente e implicitamente tocca tutti i cittadini.
“Queste preoccupazioni nascono da una nostra interrogazione che aveva quale tema appunto lo stato di avanzamento dell’annunciata riqualificazione degli Spedali Civili di Brescia – ha detto Miriam Cominelli – e alla quale la risposta di Guido Bertolaso (Assessore al Welfare di Regione Lombardia) lascia intendere che questo progetto si stia quasi perdendo nei meandri, forse solo burocratici, della Regione Lombardia”. Nel giugno del 2021 Letizia Moratti, allora in Regione Lombardia, aveva presentato un piano che prevedeva per gli Spedali Civili di Brescia una spesa totale di 500 milioni di euro per interventi in edilizia, in innovazione e in opere complementari. “Un intervento – disse allora Letizia Moratti – che trasformerà gli Spedali Civili e l’ospedale dei Bambini nel prototipo di Ospedale del futuro”.
“Gli Enti coinvolti in questa riqualificazione – ha poi precisato Emilio Del Bono – prevedevano a vario titolo la partecipazione della Provincia di Brescia, del Comune, dell’Università degli Studi di Brescia oltre ovviamente al contributo della Regione Lombardia e dell’ATS di Brescia. Noi abbiamo apprezzato da subito il lavoro fatto dalla direzione degli Spedali Civili e in particolare dal direttore Luigi Cajazzo in carica a Brescia da pochi mesi e la presentazione del piano di massima di ristrutturazione fatto al Comune nelle scorse settimane dà certo il senso che localmente il progetto è stato recepito e caldeggiato ma ora le decisioni per cominciare questa riqualificazione e soprattutto per attivare un fattivo avanzamento operativo sono in mano ad altri e non più a tutti quelli che a Brescia e a vario titolo hanno collaborato alla prima stesura di questo importante lavoro”.
La preoccupazione di Del Bono è che Regione Lombardia non allunghi troppo i tempi di una formalizzazione dettagliata dei lavori da concretizzare prima di passare ai responsabili del Ministero della Salute di Roma: questa fase comporterà sicuramente un rimbalzo di specifiche, correzioni e cambiamenti, tra Milano e Roma con tempi che necessariamente si allungheranno. “Si parla di una cabina di regia – dice Del Bono – che dovrà poi prendere in mano lo studio di fattibilità e il progetto operativo per far camminare più velocemente la fase progettuale, i tempi di assegnazione dei lavori e la fase operativa ma a oggi non sappiamo ancora come sta avanzando lo studio di fattibilità e quando sarà dato il via alla fase operativa. Vogliamo dunque tenere alta l’attenzione con un atteggiamento costruttivo che dia delle certezze alla nostra città e ai dipendenti degli Spedali Civili che potranno vedere in questa riqualificazione una certezza in più nell’importanza del loro lavoro”.