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Brescia
di ANNA ROMANO 04 giu 2024 13:08

Spazio Donna ha chiuso le attività

“È un dispiacere chiudere un servizio che stava funzionando, un servizio che rispondeva a bisogni importanti  rivolto a una parte della popolazione, quella femminile, che sicuramente in questi anni sta vivendo sulla propria pelle, delle istanze di tipo patriarcale che stanno sicuramente mettendo in difficoltà anche a volte la sopravvivenza delle donne stesse” sottolinea Alessandro Augelli, presidente della cooperativa sociale Il Calabrone,  riferendosi alle attività di Spazio Donna, progetto di WeWorld Onlus che ha gestito sin dal 2021 e che pochi mesi fa ha chiuso definitivamente le attività. La scelta è avvenuta in velocità, con poco preavviso e soprattutto per scelte interne, economiche ed organizzative.

"Spazio Donna", luogo sicuro per le più di 300 donne che negli anni ne hanno usufruito, era un servizio richiesto e utile alla comunità. Si offriva soprattutto come aiuto per la ricerca del lavoro, affiancata anche da altre associazioni del territorio, ma non erano le uniche attività del servizio: venivano erogati anche corsi di gestione finanziaria o alfabetizzazione digitale, nonché laboratori di mindfulness, yoga e anche consulenze legali e psicologiche. A volte era anche solo un semplice posto per assistenza alla solitudine che permetteva un percorso di introspezione che sbloccava situazioni di difficoltà.

La cooperativa non ha le forze necessarie per sostenere la continuità del servizio considerati gli alti costi che prevederebbe nel lungo periodo, ma si dichiarano consapevoli del vuoto che può lasciare una perdita del genere. Il loro intento però non è accusare, e nemmeno - tiene a precisare una collaboratrice di Spazio Donna – richiedere una raccolta fondi: “Ci sono già molti donatori attivi sui progetti del distaccamento della cooperativa di Collebeato”. La speranza è che la vicenda possa innescare un confronto facendo nascere degli obiettivi a lungo termine per rispondere alle mancanze di "Spazio Donna". Il desiderio è di attivare una riflessione collettiva che possa fare da eredità al servizio e supporto alle tante donne che ancora ad oggi chiamano la cooperazione per richiedere supporto.

ANNA ROMANO 04 giu 2024 13:08