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Brescia
25 mar 2025 10:44

Scuola: riflessioni su Welfare e previdenza

Il 18 marzo 2025 la Cisl Scuola Brescia ValleCamonica ha organizzato un interessante e partecipata tavola rotonda interrogandosi su Welfare e previdenza nella scuola. Le domande di partenza sono state: è in corso una discussione sulle pensioni? Cosa sarà del sistema, nato nel dopoguerra, noto come Welfare State? Possiamo ipotizzare forme di welfare aziendale anche per le scuole? Queste discussioni quali riflessi potrebbero avere sullo stato giuridico del personale scolastico?

La contrattazione per il rinnovo del CCNL scuola 2022/24 è in corso. Inoltre, la Finanziaria 2025 ha già stanziato risorse per i rinnovi dei successi contratti. L’età media e chi lavora nella scuola è attualmente alta ma stanno entrando anche giovani che devono necessariamente riflettere ora sulla situazione futura. La distribuzione per età anagrafica dei tesserati della Cisl Scuola Brescia, a chiusura del 2024 era così articolata: 18-30 anni: 305; 31-40 anni: 759; 41-50 anni: 674; 51-60 anni: 2309; 61-67 anni: 1381. Il tema previdenziale è quasi sempre rinviato dai vari Governi in quanto spinoso.

Per la Cisl Scuola non è più rinviabile per tante ragioni: per l'attenzione doverosa alle future generazioni, per Il rischio di tenuta del sistema, per rispetto e tutela di coloro che stanno attualmente ancora sostenendo il sistema lavorando, per accompagnare in modo costruttivo, lungimirante e sostenibile il ricambio.

Alla tavola rotonda sono intervenuti autorevoli professori ed esperti.Valeria Picchio, avvocato, referente del dipartimento previdenza della CISL, ha aiutato ad analizzare la situazione del sistema previdenziale, a definire meglio lo scenario in cui collocare un ragionamento sul presente e sul futuro della componente previdenziale del welfare universale. L'equilibrio del sistemi previdenziali è un problema comune a tutti i Paesi occidentali che nel Novecento hanno costruito e garantito ai loro cittadini sistemi di protezione sociale universale. Il conto previdenziale si è mantenuto in equilibrio fino a quando ha retto il presupposto economico del welfare universale (un contesto generale di crescita e di sviluppo) e il presupposto demografico (tanti giovani al lavoro e relativamente pochi pensionati). Il mondo del lavoro è profondamente cambiato, l’occupazione non ha più quelle caratteristiche di stabilità e durata che hanno segnato buona parte del nostro recente passato. Ma anche la demografia registra e preannuncia cambiamenti di grandissima portata. Ha aiutato anche nel comprendere cosa si è fatto e cosa si stia facendo per affrontare questa realtà. Ma soprattutto, ha sviluppato il tema di cosa si dovrebbe fare e quali siano le proposte della Cisl in tal senso. Prima fra tutti l'urgenza di riaprire un tavolo sulla riforma previdenziale e sulla tenuta del sistema.

Francesco Moretti, direttore del Fondo Scuola Espero, ha tradotto le riflessioni di Picchio nel concreto del quadro attuale e futura del nostro Paese. Ha, inoltre, inquadrato il tema della pensione complementare in un orizzonte più ampio sullo Welfare in generale. Cosa siano i fondi pensione “più o meno” lo sappiamo tutti, ma basta un aggettivo - fondo aperto, fondo negoziale (o chiuso) - per avvertire la necessità di saperne di più, di capire di più. Le domande sono state davvero tante: conviene? è sicuro? e il rendimento? i vincoli? Quali sono le caratteristiche, e a chi sono rivolti, i due comparti - comparto garanzia e comparto crescita - in cui è strutturato il Fondo Espero?

Nel considerare vantaggi e svantaggi dei fondi di pensione integrativa capita di leggere che la previdenza complementare non conviene a tutti indistintament: è vero? Le risposte esaurienti hanno aiutato tutti a capire meglio la questione.

Infine, Luca Pesenti, professore di Sociologia generale all’Università Cattolica di Milano e di Brescia, ha guidato i presenti nel complesso ed articolato mondo dello welfare aziendale. La tentazione, volendo parlare di welfare aziendale, è quella di andare subito al sodo (quanto, come, dove) ma forse è necessario, e più utile, avere qualche elemento di inquadramento di uno strumento che chiama in causa gli obiettivi sociali di un’impresa. Cos’è e cosa non è welfare aziendale? In una sua recente intervista il professor Pesenti ha parlato di un uso opportunistico delle leve fiscali di cui gode il welfare aziendale. L'Italia dedica alla copia pensione e sanità clrca il 75/80% della spesa pubblica, puntando più su un Welfare più protettivo e meno propulsivo. Il mondo della scuola è una realtà molto particolare, che alcuni definiscono “un’azienda” molto particolare. Qual è la strategia di welfare possibile nella scuola? Possiamo parlare di forme di detassazione? Di sanità integrativa?

Il 18 Marzo è stato un primo appuntamento per affrontare questi temi ma ne seguiranno altri, anche e soprattutto, perché alcuni di questi potrebbero coinvolgere in prima persona le
rappresentanze rsu delle singole istituzioni scolastiche. "Organizzeremo - spiega la segreteria Cisl Scuola Brescia ValleCamonica - altre opportunità di confronto: per rimanere aggiornati è possibile iscriversi alla newsletter inviando una mail a cislscuolabreascia.ricorsi@cisl.it. Il 14, 15 e 16 aprile è in programma il rinnovo dei rappresentanti interno ad ogni scuola".

25 mar 2025 10:44

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