Scoprire la scuola con i bimbi
Monica Amadini insegna Pedagogia generale e Pedagogia della famiglia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. È direttrice del Centro Studi di Pedagogia della Famiglia e dell’Infanzia. Nell’ambito del Festival internazionale dell’Educazione è relatrice in diversi eventi. Con lei abbiamo parlato delle proposte rivolte ad insegnanti e bambini che il Centro Studi porterà al festival.
“Sono due le iniziative che proponiamo come Centro Studi, − racconta Amadini − entrambe si terranno presso il Museo del Risorgimento in Castello. L’intento infatti è quello di far conoscere questo luogo dal valore storico emblematico. La proposta nasce da un progetto molto bello di proporre i musei come luoghi di contrasto alla povertà educativa, utilizzando i luoghi della cultura per promuovere messaggi di inclusione, senso di comunità, dialogo tra persone e generazioni”.
Che iniziative proponete?
Due laboratori. Il primo è centrato sull’infanzia e la famiglia. Porteremo al museo bambini dagli 0 ai 6 anni insieme ai loro genitori, per far vivere loro, nel laboratorio Ri-scopiamoci in una storia, un’esperienza museale che permetta di scoprire attraverso i cimeli e le opere del museo, il valore dell’unità. L’idea è quella di permettere ai bambini, e ai genitori, di vivere insieme un’esperienza attraverso messaggi culturali.
Che messaggio volete evidenziare?
Quello di pensare che ognuno ha un ruolo, all’interno di una storia più ampia, e ciascuno può fare la differenza. Il museo del Risorgimento racconta l’importanza del contributo di tutti per una storia collettiva. Il laboratorio sarà l’occasione in maniera concreta e creativa di sperimentare come è possibile costruire un tessuto comune. In maniera emblematica andremo a costruire insieme una bandiera. Le bandiere, di cui il museo è ricco, sono un simbolo di unione, di condivisione, di comunità, sono qualcosa che va costruito insieme.
C’è poi un laboratorio dedicato agli insegnanti.
Proporremo una esperienza laboratoriale anche a insegnanti, educatori, operatori dell’infanzia. Per illustrare loro come avvicinare i bambini alla cultura non attraverso un momento formativo teorico, ma attraverso un momento laboratoriale. Il titolo di questo laboratorio è Fili di parole, intrecci di storie. I partecipanti avranno modo di confrontarsi con la storia di Brescia, che si intreccia con quella italiana, e potranno riflettere dell’intreccio tra la propria storia e la storia collettiva. Costruiremo intrecci, parole, significati, una trama comune attraverso attività laboratoriali. Gli iscritti al laboratorio potranno sperimentare in prima persona il potere della cultura e di un approccio attivo, creativo e condiviso. In modo tale che potranno poi farsi promotori e promotrici delle pratiche sperimentate nel museo, con i loro bambini. Nella logica proprio del festival delle comunità educanti, perché si riscoprano i luoghi del noi. Ed i musei sono un luogo di comunità, luoghi accessibili a tutti per costruire valori di comunità.