Sanità: la mobilitazione di Brescia in Azione
Anche Brescia in Azione aderisce alla mobilitazione nazionale di Azione per la sanità. Domenica 8 ottobre il comitato provinciale del partito di Carlo Calenda si troverà davanti agli Spedali Civili di Brescia per presentare le proposte che mettono al centro della legge di bilancio la sanità:
2 miliardi per le liste di attesa: Recuperare 10 milioni di prestazioni che il pubblico non riesce a gestire assicurando ai pazienti l’utilizzo gratuito di prestazioni dell’intramoenia o delle strutture accreditate;
2 miliardi per gli stipendi dei medici: adeguare gli stipendi del medici ospedalieri alla media OCSE (+350 €/mese ) e assumere 14.500 medici ospedalieri attualmente mancanti;
6 miliardi per gli stipendi degli infermieri: adeguare gli stipendi degli infermieri alla media OCSE ( + 580 €/mese ) e assumere i 63.000 infermieri attualmente mancanti.
“Con un deficit di 20.500 medici e 63.000 infermieri e interminabili liste d’attesa, il nostro Sistema Sanitario Nazionale - dichiara l’on. e segretario provinciale Fabrizio Benzoni - versa in una situazione critica. Il Paese ha un buco stimato di circa 15 miliardi nella sanità, eppure il Governo non sarà in grado di inserire all’interno della finanziaria neanche 4 miliardi di euro per il settore. Con Azione riteniamo che la finanziaria debba essere incentrata proprio sulla sanità. È una questione di civiltà".
Un commento arriva anche dalla senatrice e portavoce nazionale di Azione, Mariastella Gemini: “Di fronte a un indebitamento così importante, non si possono disperdere le risorse che ci sono in mille rivoli, ma bisogna fare scelte coraggiose. Al governo ne abbiamo suggerita una, ovvero destinare 10 miliardi di euro alla sanità. Dopo la dura prova della pandemia e la rinuncia del governo Meloni ai fondi del Mes sanità, ora serve un cambio di rotta. Come Azione abbiamo messo a punto un piano per snellire le liste d’attesa e ridurre gli accessi al Pronto Soccorso. Proviamo ancora una volta a dare il nostro contributo con proposte concrete e di buonsenso. Ora, in vista della legge di bilancio, anche il governo dimostri di avere a cuore la sanità e dia risorse adeguate al nostro Servizio sanitario nazionale”.