Rotondi a Brescia per Rolfi e per i cattolici
A sostegno della candidatura a sindaco di Brescia di Fabio Rolfi è intervenuto l'on. Gianfranco Rotondi che ha rilanciato il tema dell'unità dei cattolici. “Con la Schlein alla guida del Partito Democratico diventa chiara l'anima di sinistra di quel partito. Per i cattolici bresciani si apre l'occasione unica di ricostruire l'unità tra il cattolicesimo della morale e il cattolicesimo sociale. La “Brescia più di prima” che vuole costruire Rolfi è una città più attenta alle persone, più disponibile ad ascoltare i loro bisogni in linea con la tradizione cattolica della città che deve essere rinnovata anche nelle scelte amministrative”.
Brescia è un pezzo importante del cattolicesimo politico, quello che contava, da Bruno Boni a Sandro Fontana, unito sotto lo scudo della Democrazia Cristiana. “Questa tradizione – precisa Fabio Rolfi – affonda le radici nella storia stessa di Brescia, dal beato Tovini al notaio Camadini. Una tradizione che se vincesse Laura Castelletti verrebbe interrotta, mentre la nostra coalizione presenta una carta dei valori che difende questa identità. Per qualcuno l'utero in affitto è un diritto, per noi comprare il corpo di una donna è un reato”. Il rispetto e la condivisione di temi etici è un punto fermo della coalizione di centrodestra, quale premessa all’azione amministrativa e proprio su questo versante intende marcare la maggiore distanza dagli avversari di centrosinistra nella corsa elettorale, giunta ormai alle battute finali. “Vogliamo essere continuatori di questa tradizione – conclude Rolfi – naturalmente attualizzata alle materie di oggi, ma orgogliosi di quell'identità profonda della città che si trova incisa anche sulla facciata della Loggia: 'Brescia fedele alla fede'”.