Riutilizzo creativo e condivisione degli spazi
A Brescia si è conclusa la International Summer School realizzata da Università degli Studi di Brescia con la collaborazione dell'Associazione Dormitorio San Vincenzo de Paoli e numerose università italiane ed estere. Un evento che ha saputo coinvolgere studenti internazionali e gli ospiti delle Case San Vincenzo nell'affrontare questioni cruciali legate alla vulnerabilità sociale
Si è conclusa sabato 9 settembre 2023 la International Summer School “+2 Space + Common Good Social vulnerability, Active Communities, Self-built practices” realizzata dall’Università degli Studi di Brescia in collaborazione con l’Associazione Dormitorio San Vincenzo de Paoli, la Delft University of Technology, la Istanbul Technical University, l’Università di Malaga, l’Università di Pavia e l’Università Roma TRE.
Una settimana ricca di iniziative che ha riunito circa quaranta studenti, provenienti da numerose università italiane ed estere, per esplorare e affrontare questioni cruciali legate alla vulnerabilità sociale, sostenibilità, condivisione degli spazi e bene comune.
La Summer School ha proposto dal 4 al 9 settembre workshop intensivi e seminari tenuti da docenti ed esperti nel campo dell’architettura e urbanistica critica. I partecipanti hanno avuto l'opportunità di condividere le proprie esperienze, conoscenze e prospettive, contribuendo così a creare una comunità globale di innovatori impegnati nel promuovere il bene comune, attraverso il riutilizzo dei materiali di scarto.
La sede scelta – le Case San Vincenzo di via Carducci, a Brescia – ha consentito di sperimentare nuove pratiche progettuali in campo architettonico e urbanistico, attraverso la lettura del luogo e l’interazione con i soggetti che lo vivono. Gli studenti hanno infatti lavorato a contatto con circa venti ospiti delle Case San Vincenzo, uomini e donne senza fissa dimora coinvolti in percorsi di reinserimento sociale. Centrali sono stati l’ascolto e la comprensione delle domande, l’ideazione e la rappresentazione di soluzioni finalizzate alla realizzazione concreta di oggetti di uso quotidiano, attraverso il riutilizzo, in chiave ready made (ossia “già fatto” o “pronto all’uso”), di materiali di scarto. Gli studenti hanno collaborato con gli ospiti delle Case, mettendo in pratica quanto appreso durante le sessioni teoriche e sperimentando soluzioni concrete per rendere vivibili alcuni spazi delle Case di accoglienza e allo stesso tempo affrontando problemi ambientali e sociali.
La scelta dei prodotti da realizzare è nata dopo un confronto con gli ospiti delle Case, partendo dai loro desideri e necessità. Sono state create sedie da esterno con legno e con copertoni delle auto, scacchiere in legno, lampade da esterno con plastica riciclata e un angolo giochi per bambini.
Il tutto ha permesso agli studenti di sperimentarsi dapprima in un momento di progettazione e successivamente, con l’aiuto di un falegname, nella creazione degli oggetti.
Bona Sulliotti, Presidente Associazione Dormitorio San Vincenzo, commenta così: “La Summer School ha sottolineato l'importanza della condivisione degli spazi e della collaborazione tra diverse discipline, culture e sensibilità, dimostrando come la diversità possa essere un motore per l'innovazione e il progresso. Il riutilizzo dei materiali di scarto non è infatti solo una strategia efficace per ridurre il nostro impatto ambientale, ma può anche essere un veicolo per promuovere la giustizia sociale e il benessere comune. Gli ospiti delle Case San Vincenzo hanno collaborato fattivamente alla realizzazione delle attività, confermando che le sfide globali possono essere affrontate con successo attraverso la cooperazione e la condivisione delle conoscenze, senza tralasciare quanti, purtroppo, vivono ai margini della nostra società. Desidero ringraziare l’Università degli Studi di Brescia per aver scelto la nostra sede e tutti i partecipanti, gli ospiti, gli esperti e il personale per aver reso possibile questa straordinaria iniziativa”.